Dalle prime ore di questa mattina, a Bitonto, la Polizia di Stato, in raccordo operativo con militari dell’Arma dei Carabinieri, sta eseguendo numerose perquisizioni, locali e domiciliari, nella zona ex 167 tese al rinvenimento di sostanze stupefacenti ed armi.
In particolare sono interessati gli immobili ubicati in via Sandro Pertini ed occupati da soggetti ritenuti contigui ad uno dei gruppi criminali operanti su Bitonto e attivi soprattutto nello spaccio di sostanze stupefacenti, come già conclamato proprio dai recenti sequestri di consistenti quantitativi di cocaina, marijuana ed hashish, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio e dai conseguenti arresti in flagranza di reato.
Le perquisizioni, operate anche in funzione delle attività di indagine in corso circa i recenti e gravi episodi di sangue verificatisi in Bitonto, ed in particolare l’omicidio della signora Tarantino, hanno riguardato anche lo stabile ove erano stati esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco la mattina del 30 dicembre scorso.
Nell’operazione sono impegnati 80 uomini della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile, al Commissariato di P.S. di Bitonto nonché equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, appositamente dispiegati su Bitonto dopo i gravi fatti, e nuclei del IX Reparto Mobile di Bari.
Impegnate anche unità cinofile antidroga e anti-esplosivo della Questura di Bari, nonché attrezzature tecniche per il rilevamento di vani nascosti.
In una delle prime perquisizioni, nei pressi dei citofoni dell’ingresso di uno degli stabili e nelle parti comuni dello stesso, sono state rinvenute e sequestrate alcune microtelecamere nascoste, collegate attraverso un sofisticato sistema ad un televisore che si trova all’interno del salotto di uno degli appartamenti. Sequestrate altresì somme contanti in banconote di vario taglio, ammontanti ad alcune migliaia di euro, ritenute provento dell’attività di spaccio.
Rinvenute e sequestrate, inoltre, alcune dosi di marijuana nonché cellulari ed apparati di trasmissione wireless in quanto ritenuti utilizzati per lo spaccio di stupefacenti.
Durante l’attività, ancora in corso, sono state identificate numerose persone con precedenti penali e di polizia per vari reati, anche di tipo associativo.