A lezione nel territorio.
È questo il titolo dato alla visita guidata che gli studenti dei Corsi Serali dell’I.I.S.S. “Volta – De Gemmis”, degli indirizzi tecnologici Meccanica e Meccatronica ed Elettrotecnica ed Elettronica, hanno effettuato mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio, rispettivamente presso lo stabilimento oleario della Coop.va “Cima di Bitonto” e presso l’oleificio della Coop.va “Produttori olivicoli” entrambi con sede nella nostra città. Abbiamo chiesto il perché di questa visita a Francesco Mundo, ingegnere e docente, nonché responsabile dei Corsi per adulti presso il “Volta” di Via Matteotti:
“Si tratta di due realtà produttive trainanti, di assoluta eccellenza, per l’economia locale e non solo, ma anche per l’elevato contenuto tecnologico degli impianti che consentono di ottenere olio Extra Vergine d’Oliva (E.V.O.) di primissima qualità che viene esportato in Italia e nei mercati esteri: Paesi della Comunità Europea, Stati Uniti, Paesi Asiatici. Per avere un’idea indicativa dell’importanza economica che hanno queste due industrie di trasformazione agroalimentari, nel contesto locale, bastano pochi dati: le due cooperative mettono insieme circa mille soci olivicoltori; hanno entrambe una potenzialità produttiva che supera i tremila quintali di olive molite al giorno. Le aziende dei soci conferenti vanno da piccole aziende aventi 2 – 3 ettari di estensione (sempre meno numerose), ad aziende, e sono numericamente maggiori, che coltivano diverse decine di ettari di uliveti con varietà prevalenti Oliarola Barese (o Cima di Bitonto) e Coratina. Si tratta di aziende per la maggior parte certificate e assoggettate al Disciplinare di produzione a denominazione di origine controllata, D.O.P. “Terra di Bari”. Numerose e in crescita sono le aziende socie delle due cooperative, certificate dagli Enti preposti ed assoggettate ad ancor più rigidi protocolli di Produzione Biologica. Da questi dati emergono con evidenza ulteriori elementi di non secondaria importanza e interesse, quali: L’organizzazione della produzione, sia in campagna che in frantoio; La gestione e il controllo di macchinari ed impianti sempre più sofisticati; Il monitoraggio (a scuola lo chiamiamo controllo di qualità) di tutte le attività volto a garantire elevatissimi standard qualitativi imposti da norme sempre più complesse e articolate nonché dai rigidi disciplinari di produzione o richiesti dai maggiori acquirenti; Le attività di front office e back office necessarie per garantire la tracciabilità del prodotto, dalla campagna alla tavola dei consumatori; Le attività dell’indotto: produzione di macchine e impianti per l’estrazione meccanica dell’olio E.V.O., produzione e commercio di macchine e attrezzature agricole, di prodotti per il confezionamento, attività di manutenzione di ambienti e impianti, supporti tecnici di elevata professionalità per garantire standard igienici e di sicurezza nei luoghi di lavoro, ecc.; e per finire, il dato occupazionale elevato già ora, ma che potrebbe ancora salire, dal momento che parliamo di un settore in continua e rapida evoluzione tecnologica, normativa e di mercato.”
Ma veniamo alle visite. Mercoledì 10 u.s., a Via Modugno, ad accogliere studenti e docenti, c’erano il Presidente del C.d.A. della Coop.va “Cima di Bitonto”, Sig. Pasquale Mastandrea e il Dott. Giovanni Primavera, agronomo, docente presso l’Istituto Tecnico Agrario di Andria nonché consulente tecnico in seno al C.d.A. del quale è componente. La visita ha avuto inizio dalla zona di ingresso della materia prima in stabilimento, dove il Dott. Primavera ha spiegato le varie fasi di scarico meccanizzato, di ripulitura delle olive da fogliame, legni e altri corpi estranei tramite cernitori e vortici aerodinamici, ma soprattutto i controlli di accettazione e la pesata computerizzata che marca le partite di olive con l’indicazione del produttore, l’ora di accettazione, la varietà del prodotto, ecc., tutte indicazioni indispensabili per la tracciabilità nella filiera di produzione e la finale remunerazione del socio conferente. Le suddette operazioni che si svolgono in questo reparto, si completano con lo stivaggio in cassoni per alimenti in ambiente ventilato, l’olivaio, in attesa dell’avvio alle linee di trasformazione. Trasformazione, ha spiegato il Dott. Primavera, “che deve avvenire e avviene, entro 48 ore dall’arrivo delle olive in frantoio per impedire che inizino processi di degrado della materia prima a tutto vantaggio della qualità del prodotto finale”. La visita è poi proseguita nel reparto di trasformazione separato fisicamente dagli altri ambienti. Eccezionalmente le macchine sono state tenute in produzione durante la visita in modo che gli studenti, sotto lo sguardo attento del personale di macchina e dei docenti, potessero vedere e seguire dal vivo le varie fasi che compongono e completano la filiera di trasformazione composta da frangitori, gramole, decanter, separatori ma anche attuatori elettromeccanici, sensori e trasduttori, quadri e plance di comando e controllo che, unitamente ai colori di pulitissimi pavimenti e pareti ma anche delle macchine, danno più l’impressione di trovarsi nella sala di comando di una nave da crociera che non in un frantoio oleario. Successivamente gli ospiti si sono intrattenuti nella zona riservata alle assemblee dei soci e hanno sottoposto il Dott. Giovanni Primavera a numerosissime domande sul ciclo di produzione, sulle caratteristiche dell’E.V.O., sul riutilizzo dei sottoprodotti (fogliame, acque di vegetazione, nocciolino), sulle norme igieniche e di sicurezza del lavoro, sulla commercializzazione del prodotto. “Questa cooperativa – ha affermato il Dott. Primavera, rispondendo con professionale chiarezza ai numerosi quesiti – produce annualmente e mediamente circa 15.000 q.li di E.V.O.. La nostra produzione si qualifica per la selezione che facciamo durante la campagna olearia della varietà Cima di Bitonto o Nostrana, che caratterizza anche il nostro marchio e il nostro selezionato e ricercato prodotto. Quest’anno abbiamo immesso sul mercato nuove confezioni da 5 litri in contenitori salva spazio, in domopak con rubinetto, a conferma della costante attenzione che riserviamo da sempre verso i nostri affezionati clienti italiani ed esteri, per fornirgli un prodotto sempre più pregiato, frutto di tanto lavoro e innumerevoli e costanti accorgimenti innovativi”. Il ringraziamento dei docenti per la disponibilità e l’ospitalità che la Cooperativa ha voluto riservare alla nostra scuola, ha concluso questa prima visita.