Il gruppo politico “70032 città in Movimento” rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Santoruvo e Giuseppe Fioriello esprime massimo dissenso per l’impianto di ossido – combustione che la Regione Puglia ha autorizzato nella zona industriale tra Modugno e Bari a pochi metri dal confine comunale di Bitonto. L’opera ha ottenuto dalla Regione Puglia, l’autorizzazione integrata ambientale a favore della Newo. Il progetto prevede che i rifiuti urbani raccolti e poi trattati dall’impianto Amiu di Bari siano portati alla Newo e bruciati in un impianto mai utilizzato prima, che utilizza comburente composto al 90% da ossigeno. E’ di questi giorni la notizia che l’inceneritore nella zona industriale di Modugno a due passi da Bitonto, si farà. Disco verde sarebbe infatti arrivato dalla Regione Puglia, che segue il sì di Arpa Puglia, Vigili del Fuoco, Asi, Soprintendenza e Comune di Bari.
E’evidente come un impianto del genere produrrebbe un impatto negativo dal punto di vista ambientale sulla città di Bitonto, insediandosi a pochi metri dal nostro territorio comunale, il quale si troverebbe in una situazione di cui nessuno era a conoscenza, se non prima delle notizie diffuse in questi mesi. Un insediamento del genere produrrebbe un enorme rischio per la salute dei cittadini bitontini .
Per i consiglieri Santoruvo e Fioriello rappresentanti nella massima assise cittadina di “70032 città in movimento” è assurdo che si parli ancora di inceneritori dei rifiuti. Numerosi studi dimostrano chiaramente che per tutelare salute e ambiente bisogna promuovere il riciclo.
In più, dando uno sguardo al lato occupazionale che di questi tempi non si può non guardare, per tenere acceso un inceneritore basterebbero pochissime unità rispetto a quante ne servirebbero invece con politiche di riduzione e riciclo. Il che vorrebbe dire garantire una maggiore ricaduta occupazionale con i sistemi di raccolta differenziata che si stanno attivando nei vari territori.
Non è assolutamente questo il modo di far chiudere le discariche, per i consiglieri di “70032 città in movimento”, questi mostri dell’ambiente infatti, restituiscono soltanto ceneri residuali nocive per l’ambiente circostante.
I consiglieri comunali Santoruvo e Fioriello annunciano massimo sostegno a tutte le iniziative che giustamente il Sindaco Michele Abbaticchio sta già intraprendendo e verranno intraprese nei prossimi giorni, insieme a tutti coloro i quali stanno lottando al fine di evitare che questa scelta scellerata possa compromettere irrimediabilmente l’intero tessuto sociale bitontino.
Il gruppo politico “70032 città in Movimento” rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Santoruvo e Giuseppe Fioriello esprime massimo dissenso per l’impianto di ossido – combustione che la Regione Puglia ha autorizzato nella zona industriale tra Modugno e Bari a pochi metri dal confine comunale di Bitonto. L’opera ha ottenuto dalla Regione Puglia, l’autorizzazione integrata ambientale a favore della Newo. Il progetto prevede che i rifiuti urbani raccolti e poi trattati dall’impianto Amiu di Bari siano portati alla Newo e bruciati in un impianto mai utilizzato prima, che utilizza comburente composto al 90% da ossigeno. E’ di questi giorni la notizia che l’inceneritore nella zona industriale di Modugno a due passi da Bitonto, si farà. Disco verde sarebbe infatti arrivato dalla Regione Puglia, che segue il sì di Arpa Puglia, Vigili del Fuoco, Asi, Soprintendenza e Comune di Bari.
E’evidente come un impianto del genere produrrebbe un impatto negativo dal punto di vista ambientale sulla città di Bitonto, insediandosi a pochi metri dal nostro territorio comunale, il quale si troverebbe in una situazione di cui nessuno era a conoscenza, se non prima delle notizie diffuse in questi mesi. Un insediamento del genere produrrebbe un enorme rischio per la salute dei cittadini bitontini .
Per i consiglieri Santoruvo e Fioriello rappresentanti nella massima assise cittadina di “70032 città in movimento” è assurdo che si parli ancora di inceneritori dei rifiuti. Numerosi studi dimostrano chiaramente che per tutelare salute e ambiente bisogna promuovere il riciclo.
In più, dando uno sguardo al lato occupazionale che di questi tempi non si può non guardare, per tenere acceso un inceneritore basterebbero pochissime unità rispetto a quante ne servirebbero invece con politiche di riduzione e riciclo. Il che vorrebbe dire garantire una maggiore ricaduta occupazionale con i sistemi di raccolta differenziata che si stanno attivando nei vari territori.
Non è assolutamente questo il modo di far chiudere le discariche, per i consiglieri di “70032 città in movimento”, questi mostri dell’ambiente infatti, restituiscono soltanto ceneri residuali nocive per l’ambiente circostante.
I consiglieri comunali Santoruvo e Fioriello annunciano massimo sostegno a tutte le iniziative che giustamente il Sindaco Michele Abbaticchio sta già intraprendendo e verranno intraprese nei prossimi giorni, insieme a tutti coloro i quali stanno lottando al fine di evitare che questa scelta scellerata possa compromettere irrimediabilmente l’intero tessuto sociale bitontino.
Il gruppo politico “70032 città in Movimento” rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Santoruvo e Giuseppe Fioriello esprime massimo dissenso per l’impianto di ossido – combustione che la Regione Puglia ha autorizzato nella zona industriale tra Modugno e Bari a pochi metri dal confine comunale di Bitonto. L’opera ha ottenuto dalla Regione Puglia, l’autorizzazione integrata ambientale a favore della Newo. Il progetto prevede che i rifiuti urbani raccolti e poi trattati dall’impianto Amiu di Bari siano portati alla Newo e bruciati in un impianto mai utilizzato prima, che utilizza comburente composto al 90% da ossigeno. E’ di questi giorni la notizia che l’inceneritore nella zona industriale di Modugno a due passi da Bitonto, si farà. Disco verde sarebbe infatti arrivato dalla Regione Puglia, che segue il sì di Arpa Puglia, Vigili del Fuoco, Asi, Soprintendenza e Comune di Bari.
E’evidente come un impianto del genere produrrebbe un impatto negativo dal punto di vista ambientale sulla città di Bitonto, insediandosi a pochi metri dal nostro territorio comunale, il quale si troverebbe in una situazione di cui nessuno era a conoscenza, se non prima delle notizie diffuse in questi mesi. Un insediamento del genere produrrebbe un enorme rischio per la salute dei cittadini bitontini .
Per i consiglieri Santoruvo e Fioriello rappresentanti nella massima assise cittadina di “70032 città in movimento” è assurdo che si parli ancora di inceneritori dei rifiuti. Numerosi studi dimostrano chiaramente che per tutelare salute e ambiente bisogna promuovere il riciclo.
In più, dando uno sguardo al lato occupazionale che di questi tempi non si può non guardare, per tenere acceso un inceneritore basterebbero pochissime unità rispetto a quante ne servirebbero invece con politiche di riduzione e riciclo. Il che vorrebbe dire garantire una maggiore ricaduta occupazionale con i sistemi di raccolta differenziata che si stanno attivando nei vari territori.
Non è assolutamente questo il modo di far chiudere le discariche, per i consiglieri di “70032 città in movimento”, questi mostri dell’ambiente infatti, restituiscono soltanto ceneri residuali nocive per l’ambiente circostante.
I consiglieri comunali Santoruvo e Fioriello annunciano massimo sostegno a tutte le iniziative che giustamente il Sindaco Michele Abbaticchio sta già intraprendendo e verranno intraprese nei prossimi giorni, insieme a tutti coloro i quali stanno lottando al fine di evitare che questa scelta scellerata possa compromettere irrimediabilmente l’intero tessuto sociale bitontino.
Il gruppo politico “70032 città in Movimento” rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Santoruvo e Giuseppe Fioriello esprime massimo dissenso per l’impianto di ossido – combustione che la Regione Puglia ha autorizzato nella zona industriale tra Modugno e Bari a pochi metri dal confine comunale di Bitonto. L’opera ha ottenuto dalla Regione Puglia, l’autorizzazione integrata ambientale a favore della Newo. Il progetto prevede che i rifiuti urbani raccolti e poi trattati dall’impianto Amiu di Bari siano portati alla Newo e bruciati in un impianto mai utilizzato prima, che utilizza comburente composto al 90% da ossigeno. E’ di questi giorni la notizia che l’inceneritore nella zona industriale di Modugno a due passi da Bitonto, si farà. Disco verde sarebbe infatti arrivato dalla Regione Puglia, che segue il sì di Arpa Puglia, Vigili del Fuoco, Asi, Soprintendenza e Comune di Bari.
E’evidente come un impianto del genere produrrebbe un impatto negativo dal punto di vista ambientale sulla città di Bitonto, insediandosi a pochi metri dal nostro territorio comunale, il quale si troverebbe in una situazione di cui nessuno era a conoscenza, se non prima delle notizie diffuse in questi mesi. Un insediamento del genere produrrebbe un enorme rischio per la salute dei cittadini bitontini .
Per i consiglieri Santoruvo e Fioriello rappresentanti nella massima assise cittadina di “70032 città in movimento” è assurdo che si parli ancora di inceneritori dei rifiuti. Numerosi studi dimostrano chiaramente che per tutelare salute e ambiente bisogna promuovere il riciclo.
In più, dando uno sguardo al lato occupazionale che di questi tempi non si può non guardare, per tenere acceso un inceneritore basterebbero pochissime unità rispetto a quante ne servirebbero invece con politiche di riduzione e riciclo. Il che vorrebbe dire garantire una maggiore ricaduta occupazionale con i sistemi di raccolta differenziata che si stanno attivando nei vari territori.
Non è assolutamente questo il modo di far chiudere le discariche, per i consiglieri di “70032 città in movimento”, questi mostri dell’ambiente infatti, restituiscono soltanto ceneri residuali nocive per l’ambiente circostante.
I consiglieri comunali Santoruvo e Fioriello annunciano massimo sostegno a tutte le iniziative che giustamente il Sindaco Michele Abbaticchio sta già intraprendendo e verranno intraprese nei prossimi giorni, insieme a tutti coloro i quali stanno lottando al fine di evitare che questa scelta scellerata possa compromettere irrimediabilmente l’intero tessuto sociale bitontino.