“La memoria batte nel cuore del futuro”. È questo il titolo dello spettacolo andato in scena ieri al teatro “Tommaso Traetta” e legato al ricordo di Michele Tatulli, il giovane poliziotto bitontino barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse a Milano l’8 gennaio del 1980. Alla rappresentazione hanno partecipato alcuni studenti delle scuole secondarie bitontine, nonchè alcuni personaggi delle istituzioni.
Lo spettacolo è stato inoltre l’occasione per commentare i fatti recenti di cronaca che hanno sconvolto la comunità nelle ultime settimane. Così il sindaco Michele Abbaticchio ha ricordato come l’acquisto e il consumo di sostanze stupefacenti finanzi le organizzazioni criminali responsabili di delitti efferati, compreso quello della signora Anna Rosa Tarantino. «Quando ci si fa una canna, abbiamo dato dei soldi a quelli che hanno sventagliato la mitraglietta», ha sottolineato il primo cittadino.
«Pensate che ogni grammo acquistato è la regia di quello che è successo quel giorno», ha riecheggiato Limongelli, intervenuto in sostituzione del vice-questore Fabrizio Gargiulo, aggiungendo che «I cittadini devono diventare le vedette del territorio, anzichè ospiti e succubi delle organizzazioni criminali».
Commovente, inoltre, il ricordo della sorella di Michele, Grazia Tatulli, e puntuale la ricostruzione del contesto storico, nel quale maturò l’agguato, ad opera del giornalista Marino Pagano.
La cronaca completa dello spettacolo sarà disponibile sul daBitonto cartaceo, in uscita nei prossimi giorni.