Oltre 600 visitatori hanno partecipato alla prima serata di “Di Generazione in Generazione”, il presepe vivente organizzato ed allestito dalla comunità della Parrocchia del Santissimo Sacramento.
Il presepe ha visto la partecipazione di circa un centinaio di figuranti, di ogni fascia d’età, dai bambini alle famiglie, passando per giovani ed adulti. A loro si sono affiancati una ventina di uomini che hanno provveduto all’allestimento logistico e all’organizzazione del percorso.
«L’idea del presepe è frutto del lavoro dell’intera comunità, che ha collaborato nella stesura delle varie parti – ha evidenziato don Donatello De Felice, parroco della Parrocchia del Santissimo Sacramento –. La nostra riflessione è partita dall’invito del vescovo di porre al centro del nostro cammino annuale il rapporto tra le generazioni, il dialogo tra i giovani e le famiglie, i figli e i genitori. Il presepe è un racconto degli adulti ai più piccoli, che sono poi chiamati a raccoglierlo e da adulti a tramandarlo alle generazioni del futuro».
Infatti, nel percorso del presepe vivente – ubicato in una zona sottostante la Parrocchia – sono presenti ben quattro scene narranti, oltre ad un percorso finale che porta, infine, alla natività, allestita all’interno della cripta.
Il presepe vivente assume un significato particolare anche alla luce dei tragici fatti che hanno segnato e coinvolto Bitonto negli ultimi giorni, oltre al fatto che la Parrocchia del Santissimo Sacramento si trova a pochi passi da uno dei due luoghi dove si sono verificate le sparatorie.
«La prima data del presepe sarebbe dovuta essere quella di sabato scorso (il 30 dicembre scorso, giorno in cui ha perso la vita l’innocente signora Anna Rosa Tarantino, ndr) – ha spiegato il parroco – ma abbiamo preferito non presentare il presepe ed essere riuniti qui nel piazzale, assieme a tutti i figuranti, pregando il Rosario e l’intercessione di Maria per Bitonto. Ci troviamo in una zona in cui non vogliamo stare con le porte ed i cancelli chiusi, ci sentiamo corresponsabili del bene e del progresso della città».
«Il nostro vuole essere un piccolo segno per lanciare un messaggio di speranza per l’intera Bitonto – ha concluso don Donatello –: così come si può creare male, si può creare soprattutto anche tanto bene stando insieme».
Questa sera, giornata dell’Epifania, secondo ed ultimo appuntamento con il presepe vivente, in programma dalle 19 alle 21.