«Quasi ogni mattina veniva a messa alle 7.45 al Monastero delle Vergini. Al termine, tornava a casa, distante 100-150 metri dalla chiesa» ricorda il cappellano del convento, don Michele Lacetera.
Ieri però Anna Rosa Tarantino non è riuscita neanche a percorrere quel breve tratto di strada.
La pia donna è stata infatti vittima innocente della follia omicida di alcuni delinquenti, scudo umano del presunto destinatario dei colpi di pistola sparati tra Arco Sant’Andrea e via Le Marteri.
«Ero ancora in chiesa ed ho sentito un crepitio fuori. Insieme ad altre persone abbiamo pensato fossero botti di Natale. Non potevamo immaginare che fosse avvenuta una simile tragedia».
«Purtroppo la violenza imperversa ancora a Bitonto e anche in altri luoghi. Ed è ancora più assurdo che questo fatto delittuoso sia avvenuto nel periodo natalizio, tempo di pace, gioia, fratellanza – commenta il cappellano –. Questo deve preoccupare noi cristiani. Dobbiamo reagire, non solo con la preghiera ma anche dal punto di vista sociale, sollecitare le forze dell’ordine».
«Ci affidiamo al Signore, perché solo Lui può cambiare il volto della storia umana».