Una notizia buona e una cattiva per i 190 ex lavoratori della Om Carrelli, che ieri hanno incontrato Leo Caroli, presidente della Task Force Regionale per il lavoro, e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
La buona notizia è che la cassa integrazione è stata prorogata di un anno. Si è infatti riusciti a far inserire, nella Legge di Stabilità, la proroga. La copertura deriverebbe dal tesoretto accumulato in questi anni per sostenere i vari processi di reindustrializzazione. Ammonterebbe a 48 milioni. Questo permetterà loro di avere un reddito per un altro anno, ma non è una soluzione e gli stessi lavoratori lottano da sette anni per non vivere più di assistenza da parte dello Stato, ma per ritornare a lavorare in quei capannoni, se è possibile, o per essere ricollocati altrove.
La cattiva notizia, invece, è la conferma del definitivo fallimento del progetto “L7”, quella che sarebbe dovuta essere l’auto del futuro, elettrica e completamente costruita in Italia, nello stabilimento di Modugno. Avrebbe fatto concorrenza alla Cina. Obiettivi grandiosi, sensazionali, annunciati in pompa magna alla Fiera del Levante, nonostante già da un mese fosse giunta notizia della messa in liquidazione dell’azienda statunitense. In parole povere, una presa in giro per quei lavoratori che in quel progetto vedevano la luce in fondo al tunnel di una crisi che dura da anni.
«Siamo impegnati a trovare un nuovo investitore e non molleremo finchè non ci saremo riusciti» riferisce Emiliano, confermando la volontà di proseguire nel tentativo di reindustrializzazione del sito.
Ma i lavoratori, che di promesse ne hanno sentite tanti in questi anni, ormai sono sfiduciati.
«La reindustrializzazione, a loro dire, prosegue con altri investitori, ma finora solo tanti dubbi e nessuna certezza ufficiale» ci riferisce uno dei lavoratori, che parla anche di promesse su possibile ricollocazione in altri siti ma non per tutti.