Alberobello, Bari, Castellana Grotte, Conversano, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Monopoli, Polignano a Mare e Rutigliano.
E poi Bitonto, da qualche giorno, ancora di più, la città dell’arte.
Ci siamo anche noi tra i dieci Comuni dell’area metropolitana barese nell’ultimo elenco delle Città d’arte e a economia prevalentemente turistica stilato il 13 dicembre dal Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
Si tratta di un prestigioso volume che viene aggiornato ogni tre anni. Dei 54 Comuni iscritti soltanto 44, in tutta la Regione, sono riusciti questa volta a confermare i parametri che ne consentono l’iscrizione, e di questi ben dieci fanno parte dell’ex Provincia barese. Un riconoscimento importante che certifica la vocazione turistica e artistica di una buona parte dei Comuni del territorio. Fra i requisiti richiesti: i flussi turistici in arrivo commisurati al numero della popolazione, la capacità ricettiva, la presenza di edifici e complessi monumentali di interesse storico – artistico, di musei, di servizi e attività culturali.
Un risultato orgoglioso anche per Bitonto, che fa seguito al riconoscimento di essere entrata a far parte tra le “100 mete d’Italia” appena un mese fa con tanto di premiazione a Palazzo Madama (http://bit.ly/2AFMZmt).
“Un traguardo che premia una città – commenta ai nostri taccuini il sindaco Michele Abbaticchio – e tutti gli operatori che hanno creduto nel territorio e hanno fatto investimenti, perché tra i parametri richiesti c’è il numero di iniziative poste in essere per la valorizzazione turistica del territorio, l’avere una Piano strategico ad hoc (e Bitonto ha quello redatto per la Capitale italiana della Cultura 2020, ndr), e che noi abbiamo rispettato. Questo risultato deve spingerci a lavorare ancora meglio, a livello operativo, l’anno prossimo”.