Ci sono grida di dolore che non possono morire nel mare magnum indistinto del web. E che è doveroso riprendere per dare eco alla disperata segnalazione. Ieri, su Facebook, una mamma si è rivolta al sindaco Michele Abbaticchio per denunciare una situazione spiacevole che sta vivendo da luglio scorso. Leggiamo. “Sono la mamma di un bimbo diversamente abile di 5 anni con un ritardo cognitivo e psicomotorio molto grave! Il mio bimbo usufruisce del servizio OSS domiciliare della cooperativa Auxilium che da luglio ha ridotto le ore di servizio creando non pochi disagi a quelli che già viviamo giorno dopo giorno. Inoltre, io sono incinta al settimo mese e come può immaginare con un bimbo allettato diventa tutto più difficile e faticoso per me. Spesso, ho cercato di parlare con le assistenti sociali delle operatrici e con le assistenti sociali del comune ma senza risolvere del tutto il disagio che stiamo vivendo. Spero di cuore che lei mi possa aiutare! Le auguro una buona giornata”. Il primo cittadino ha risposto tempestivamente, promettendo alla signora di prendere in considerazione il suo caso. Ma perché si è giunti a questo punto? Perché, in questo mondo, sono sempre i più fragili a pagare?