«Vogliamo avviare una costituenda di centrosinistra per far tornare a parlare tra loro tutte le forze politiche di centrosinistra, per ricompattare la coalizione».
È questo l’obiettivo primario che si pone il nuovo segretario del Partito Democratico Michele Naglieri, che ieri si è presentato alla stampa dopo la nomina avvenuta lo scorso fine settimana.
«Ma non è nostro obiettivo assorbire nel partito l’arcipelago di liste civiche. Ognuno deve continuare ad avere la propria autonomia di pensiero. Anche all’interno, tra le correnti del partito» specifica il successore di Biagio Vaccaro, che, spiega, indica la volontà di trovare un metodo affinchè, pur conservando ognuno la propria identità di liste civiche, si torni ad affrontare insieme un percorso di collaborazione per il futuro della città: «Vogliamo continuare il lavoro già avviato, in questa direzione da Biagio Vaccaro. Per questo ho tenuto a nominarlo tra i componenti della squadra che mi affiancherà».
«Vogliamo tornare a confrontarci per capire quali sono state le motivazioni che ci hanno allontanati, quali sono stati i malintesi. Michele Abbaticchio non è il nemico. Dobbiamo riconnetterci con la città. Lo scetticismo generale è un’eredità del passato, come anche gli attacchi alle persone» continua il neosegretario che non nasconde che l’obiettivo di lungo periodo resta quello di far tornare il partito alla guida della città di Bitonto.
Sulla necessità di tornare a confrontarsi con il resto del centrosinistra insiste anche Antonella Vaccaro, consigliere comunale del partito, che ribadisce che bisogna conoscere prima di tutto se è un problema di simboli, di divergenze sul futuro della città o solo tra persone: «Solo tornando a confrontarci, a conoscerci, possiamo capire se abbiamo tutti gli stessi valori. Molti tra chi è nelle liste civiche a livelli sovracomunali votano Pd. E questo è paradossale».
Dunque, considerato che l’attuale sindaco non è il nemico e che l’invito nella cosiddetta “costituenda di centrosinistra” è aperto a tutte le forze dell’area, quale sarà il futuro dei rapporti con il sindaco e con l’attuale maggioranza?
«Al momento il rapporto tra noi e la maggioranza è sì di opposizione, ma anche di collaborazione. Se una decisione, un atto, dovessero avere ricadute positive per la città, noi non avremmo alcun timore ad approvarlo. E se un domani le condizioni dovessero permettere un avvicinamento ulteriore alla maggioranza, ciò sarà naturale. Ma non può esserci una fusione a freddo, anche per rispetto dell’elettorato che ci ha insigniti del ruolo di opposizione» specifica Naglieri, accompagnato da Antonella Vaccaro che sottolinea che «la volontà del Pd non è di fare ostruzionismo, ma di fornire spunti e apporti positivi e costruttivi non per loro, ma per la città».
Lo conferma anche Pasquale Brandi, nuovo presidente del circolo cittadino: «Prima di preoccuparci di amministrare, dobbiamo preoccuparci di fare vera politica. L’impressione che è venuta fuori dall’assemblea del partito è che c’è una richiesta di ascolto che deve essere soddisfatta. Sarà un compito gravoso, in un’epoca in cui è diffusa la disaffezione verso la politica».
Ad affiancare Naglieri alla guida del numero 21 di corso Vittorio Emanuele II, oltre al già citato presidente Brandi, ci saranno i due vicesegretari Giorgio Saponaro e Silvano Intini, i probiviri Michelangelo Bratta, Alessandro Colaninno e Lorenzo Maffei, e i componenti Emanuele Saponieri, Nicola Castro, Domenico Molfetta, Vito Cazzato, Cosimo Lisi, Luca Brattoli, Biagio Vaccaro e Massimiliano Gentile.