Da ieri sera un importante portone della città si è riaperto.
In Largo Gramsci. Nel cuore del Centro storico. Lì dove sorgeva la vecchia scuola di disegno.
È quello delle Officine culturali, l’importante Laboratorio urbano che ha mostrato il suo nuovo look. Un potenziamento dell’esistente, un incremento dei servizi – soprattutto tecnologici – per una sempre più attiva e curata promozione del mondo giovanile in tutta la sua essenza ed evoluzione, e nuovi spazi per giovani professionisti.
Per capirci. Alla Sala formazione con 16 postazioni e una Lim, una sala eventi con strumentazione audiovideo, una sala riunioni, e una per le associazioni, si aggiungono una stampante con scanner 3D, una miglior attrezzatura per set fotografico, la didattica multimediale e strumentazione per videomaker.
Ai confermatissimi corsi di lingua ed informatica, workshop, seminari, alla biblio-mediateca, emeroteca, ai moltepicli eventi, mostre, alle tavole rotonde sui beni culturali, si unirà anche la possibilità per tutti coloro che hanno dei talenti, delle progettualità, delle idee, di utilizzare gli spazi delle Officine per l’attivazione di corsi spefici e professionali.
Si chiama formazione dal basso. Coworking, per dirla al giorno d’oggi.
Una grande spinta all’autoimprenditorialità.
Nel nuovo piano di gestione, che sarà portato avanti dalle cooperative Ulixes e Argo Puglia, le Officine Culturali confermano, quindi, una serie di servizi destinati ai giovani, alla formazione e alla promozione del territorio, lanciando innovative proposte a sostegno della creatività, professionalità e auto-imprenditorialità giovanile.
Tutte queste implementazioni sono state rese possibili da un finanziamento europeo di 150mila euro strappato dal Comune la scorsa estate, al quale poi sono seguiti – con tempi celerissimi – l’affidamento dei lavori e l’esecuzione degli stessi.
E che consentono a uno dei Laboratori urbani più incisivi dell’hinterland barese e non solo – nato nel 2010 grazie al famosissimo piano “Bollenti spiriti” – di restare al passo con i tempi e continuare a migliorarsi.
Ne è convinto anche Nicola Mercurio, presidente della Ulixes, secondo cui in questi anni si è fatto molto per esportare il marchio delle Officine anche fuori Bitonto.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Michele Abbaticchio e l’assessore al Marketing territoriale Rocco Mangini, che hanno anche manifestato la volontà di inserire i Laboratori urbani nel più ampio contesto della “Porta Futuro”, già attivo a Bari e in altre realtà dello Stivale.
E il finanziamento strappato da Palazzo Gentile è servito anche per dotare le Officine di un nuovo solaio, un altrettanto nuovo impianto di climatizzazione, di illuminazione, e di efficientamento energetico.
E già non mancano le prime sfide, come ha ricordato Enrica D’Acciò, giornalista e membro della cooperativa “Ulixes”: il Bitalk e già alcune richieste per spettacoli teatrali.