È pronta la banca dati elettronica implementata dal Garante dei Diritti del Minore della Regione Puglia, in condivisione con il Tribunale dei Minori di Bari, che permetterà di razionalizzare le risorse necessarie alla formazione di tutori volontari e di avere sempre a disposizione l’elenco costantemente aggiornato di queste figure disponibili ad assistere i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) presenti in Puglia e a indirizzarli nel loro percorso di crescita, educazione e integrazione.
Unico nel suo genere su tutto il territorio nazionale, il sistema informatizzato assicurerà l’organizzazione del piano formativo in funzione dei bisogni del territorio, l’immediatezza dei tempi di nomina del tutore volontario e il monitoraggio degli incarichi assegnati a ciascuno, oltre allo scambio di esperienze tra tutori stessi, a vantaggio di un maggiore livello di professionalità e qualità della prestazione.
Concepito e sviluppato dal Consiglio regionale della Puglia, in collaborazione con Cadan Srl, società di Bari specializzata in soluzioni e servizi per l’innovazione tecnologica e la comunicazione, il nuovo sistema è stato fortemente voluto dal Garante regionale dei Diritti dei Minori, Ludovico Abbaticchio, per contribuire a colmare le lacune strutturali del sistema di accoglienza attuale in un contesto, come quello pugliese, in cui è sempre crescente il numero di bambini, ragazzi e ragazze che, scappando da fame, guerra e violenze, in cerca di un futuro migliore, si trovano sulle coste pugliesi da soli, senza l’assistenza dei genitori o di altri adulti responsabili per loro.
Solo nel 2016 sono sbarcati in Puglia 1.841 MSNA e sono stati 25.846 i minori senza adulti di riferimento arrivati via mare sulle coste italiane – il doppio rispetto al 2014 e al 2015. Il loro numero è cresciuto di 6 volte rispetto al 2011 (4.209) e, mentre nel 2011 la percentuale sul totale degli arrivi era il 6%, l’anno scorso ben 1 migrante su 6 sbarcato sulle nostre coste era un adolescente solo (Fonte: Save the Children – 2017).
«L’emergenza sbarchi – spiega Ludovico Abbaticchio, Garante regionale dei diritti del Minore – ha inevitabilmente portato un numero di minori in Puglia a fronte dei quali occorre reperire un numero elevato di tutori. Per esempio, Taranto è una delle città che fortemente ne necessita. La collaborazione istituzionale con il Tribunale per i Minorenni può diventare esperienza tutta “pugliese” e, quindi, anche una best practice per la Pubblica Amministrazione su tutto il territorio nazionale”».
«L’utilizzo – dichiara Carmelo Tommasi, direttore tecnico di Cadan Srl – di una delle nostre piattaforme, già sperimentata all’interno del Consiglio regionale, consentirà di raggiungere efficacemente gli obiettivi volti a ottimizzare i costi per la formazione dei tutori volontari e, allo stesso tempo, fornire soluzioni adeguate e tempestive, anche in considerazione della vulnerabilità dei minori stranieri dovuta all’età precoce e al genere».