Risarcimento per la neve del gennaio 2017? Anche Bitonto c’è.
Lo ha deciso un apposito decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali, riguardante proprio le “eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Puglia dal 5 gennaio 2017 al 12 gennaio 2017”.
Con questo atto, in pratica, il Governo riconosce che in 92 Comuni del tacco d’Italia, appartenenti a tutte le Province della Regione, gli agricoltori danneggiati pesantemente dalla neve e dalle gelate dello scorso gennaio dovranno essere risarciti per le strutture e le produzioni parzialmente o totalmente distrutte.
Nel barese, oltre a Bitonto, figurano Acquaviva delle Fonti, Altamura, Binetto, Bitritto, Cassano delle Murge, Corato, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Palo del Colle, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Terlizzi e Toritto.
Spostandoci nella Bat, abbiamo Andria, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola e Trani, mentre nel tarantino Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello, Palagiano, Statte e Taranto.
In Capitanata il provvedimento riguarda Apricena, Ascoli Satriano, Candela, Carapelle, Carpino, Cerignola, Deliceto, Foggia, Ischitella, Lesina, Lucera, Manfredonia, Margherita di Savoia, Ordona, Orsara, Orta Nova, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, Stornara, Stornarella, Trinitapoli, Troia, Vico del Gargano e Zapponeta.
Nel leccese l’elenco è composto da Alliste, Arnesano, Carmiano, Carpignano Salentino, Castrignano De’ Greci, Cavallino, Copertino, Galatina, Galatone, Giuggianello, Guagnano, Lecce, Lequile, Leverano, Martano, Matino, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nardò, racale, Salice Salentino, San Pietro in Lama, Sanarica, Taviano, Trepuzzi, Ugento e Veglie.
“Finalmente il primo passo è stato compiuto, – sottolinea Raffaele Carrabba, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori – ma adesso risorse certe nella legge di Bilancio e tempi rapidi di erogazione, e come già fatto un paio di mesi fa, torniamo a ribadire che ci batteremo affinché le risorse decise dal decreto siano sufficienti a rimettere in piedi le aziende agricole e zootecniche colpite così duramente dalle calamità”.
“Per il futuro – ha concluso Carrabba – la nostra proposta è costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del PSR. Non possiamo più permetterci che i sacrifici di una vita vengano annientati dalle calamità. I cambiamenti climatici in atto devono spingerci a una approfondita e seria riflessione, che non si limiti al momento dell’emergenza, utile a predisporre misure strutturali in grado di salvaguardare il patrimonio agricolo e zootecnico”.