Bitonto? Un mix di campagne e degrado.
Anzi, per dirla meglio: una enorme distesa di campagne in preda al degrado e all’abbandono. E al saccheggio dei vandali.
A dirlo – e a testimoniarlo con una corposa Gallery fotografica – è “Il Giornale”, il quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli e diretto da Alessandro Sallusti.
Che, in un articolo pubblicato sabato a firma di Luca Fortis e rientrante in un focus dal titolo “Periferie d’Italia”, non è affatto tenero con la nostra città, anche perché amplifica – forse troppo – un sicuro problema che da tempo ci attanaglia. La sicurezza delle e nelle campagne, e il loro stato di abbandono.
Leggiamo: “La collinetta di Palo del Colle, con il bel centro antico e lo svettante campanile ricorda un’isola con un faro. Dal lato opposto del “mare di ulivi” lo stesso gioco ottico rende la splendida Bitonto con la sua famosissima cattedrale, un atollo medioevale pugliese. Peccato che il “mare di ulivi” sia piuttosto trascurato. Se da una parte lo spopolamento delle campagne ha portato alla loro conservazione, dall’altra ha portato molto degrado”.
Il perché sarebbe semplice. E visibile. “In queste zone ricchissime di masserie, un tempo fastose, la gente oggi preferisce vivere nei paesi e in case moderne di dubbio gusto. Così le antiche masserie hanno perso valore immobiliare. Se non abitate da fattori, le loro belle pietre lavorate, le sale affrescate, i pavimenti antichi diventano preda sistematica di bande organizzate che poi rivendono la refurtiva come pezzi di ricambio per le più ambite masserie del Salento”.
L’analisi diventa dura e cruda. “Essendo poi le campagne disabitate, sono diventate il luogo perfetto dove smaltire illegalmente i materiali di risulta dei cantieri edili e di altre lavorazioni. Anche gli elettrodomestici sono ora parte del paesaggio come gli ulivi. Bisognerebbe proporre alla Sovrintendenza di tutelarli come i trulli. Eppure queste campagne sono quelle che ospitano l’aeroporto di Palese, il luogo in cui la maggior parte dei turisti arrivano in Puglia. Sono attraversate dal treno che porta da Bari a Matera, che dista solo 40 chilometri. Sono luoghi bellissimi, che dovrebbero essere almeno sfruttati turisticamente. Ma quello che stupisce è il non amore degli abitanti stessi, che preferiscono vivere in brutti condomini, piuttosto che in masserie affrescate, che non protestano tutti i giorni per le discariche, che non curano più la terra che pur coltivano”.
Finito? Non proprio, perché per rincarare la dose proprio in tema di furti nelle campagne, viene anche interpellato – in un altro articolo collegato dal titolo “Ladri e furti nei campi: Bitonto è un Far West” – anche il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, che sottolinea come “i furti ormai sono praticamente quotidiani, tanto da aver spinto alcuni agricoltori a organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Oltre alla perdita di reddito è a rischio la stessa incolumità dei nostri agricoltori. Praticamente qui non si dorme più per presidiare la produzione”.
Le denunce terminano qui.
Ma adesso siamo noi a porci una domanda: è già iniziata la campagna mediatica dei grandi quotidiani nordisti contro la nostra candidatura a Capitale della cultura 2020?