La politica italica ci ha abituato alle promesse mai mantenute, alle parole date e poi svanite, agli annunci in pompa magna seguiti dal nulla.
Insomma, non è un caso che la maschera di Pulcinella sia emblematica di questo malconcio Stivale.
Prendiamo, per esempio, la strada provinciale 89, la famigerata Bitonto-Mellitto. Tortuosa per via di curve e dossi, è ancor più pericolosa a causa dell’assenza dell’illuminazione. Pali, nel tempo, sono stati sistemati a più riprese sul ciglio della carreggiata, ma altrettante volte i furti di cavi hanno reso inutile l’intervento.
Così, il buio, al calar della sera, sistematicamente si impadronisce di quella lingua d’asfalto.
E ci ritroviamo a raccontare drammatici incidenti, per cui veniamo rampognati se sbagliamo la sfumatura cromatica di un’auto coinvolta e ci si lascia sfuggire la gravità di una situazione di fatto, che non potrà far altro che causare altri sinistri analoghi nel futuro.
Di più, noi cronisti, com’è giusto che sia, dobbiamo dare notizia se un consigliere metropolitano con la delega ai trasporti e alla viabilità, Michelangelo Cavone, comunica che presto sarà ripristinato l’impianto illuminotecnico su quella importante strada che collega Bitonto alle sue frazioni, Palombaio e Mariotto.
Solo che ha proclamato tale salvifico provvedimento per ben due volte, a Novembre 2015 e a Marzo 2016. A tutt’oggi, la sp 89 è ancora avvolta dalle tenebre.
Allora, sarebbe bene chiedersi a quale lasso di tempo si riferisse quell’ormai lontano avverbio “presto”…