La prossima sfida si chiama Rigenerazione urbana. Ossia quell’importante pioggia di soldi (si parla di una cifra che si aggira sui 108 milioni di euro che arriverà dall’Unione europea) che potrebbe cambiare radicalmente il volto dei Comuni pugliesi nei prossimi anni.
Ma per farlo, i tempi sono ristretti, e soprattutto ci sono scadenze da rispettare.
Una di queste è il 29 settembre, il dì in cui scade il bando regionale per la selezione di aree urbane e l’individuazione di autorità urbane in autorizzazione dell’asse prioritario «Sviluppo urbano sostenibile» del Por Fesr 2014-2020.
Proprio per questo motivo, allora, ieri l’altro il neo assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, ha incontrato i 41 sindaci dell’ex provincia barese nella sede di via Spalato, sul lungomare.
E non è un caso, perché sul bando che riguardava le periferie la Città metropolitana di Bari è stata tra le prime in Italia, come ha ricordato il vicesindaco metropolitano nonché sindaco della città dell’olio, Michele Abbaticchio.
“Ci sembra opportuno – ha sottolineato – che la Regione consideri il nostro piano strategico, e che per i Comuni metropolitani si avvii una procedura negoziata con il piano strategico come assetto di riferimento. Pisicchio ha riconosciuto il lavoro svolto, e ha voluto una cabina a parte tra Regione e Città metropolitana per andare in questa direzione”.
Bitonto è già al lavoro da diverse settimane sulla questione. Il 5 settembre è stato approvato, in Consiglio comunale, il Documento di programmazione di rigenerazione urbana (Dpru), e sono in corso dei forum pubblici – uno si svolge proprio questa sera – per arrivare a un progetto condiviso da e con la cittadinanza.
Anche se da Palazzo Gentile hanno già le loro idee. “La zona 167 – spiega ai nostri taccuini il primo cittadino – è quell’area che riceverebbe punteggio maggiore a termini di bando, visto la presenza di case popolari, famiglie con reddito molto basso, e alcuni complicazioni di carattere sociale che ben si conoscono. Ma, in ogni caso, dai forum si stanno manifestando altre esigenze, anche se sicuramente la riconversione dell’ex tribunale di via Planelli nel Palazzo delle arti è nel programma.
Ma quella zona, in modo particolare, che è già oggetto di precedenti interventi e di altri in divenire, cambierà in modo importante, soprattutto lungo l’asset che va da via Berlinguer a Villa Sylos. Al termine dei forum, tireremo le somme e faremo le nostre valutazioni politiche. E inoltreremo il nostro progetto”.
Che, da corso Vittorio Emanuele, hanno intenzione di presentare il 28 settembre, il giorno prima della scadenza.
In ballo, per la nostra città, c’è una cifra vicina ai cinque milioni di euro.