Si conclude l’edizione 2017 di “Arena Rogadeo – Cantieri del cinema, dei luoghi e dei linguaggi”, la rassegna cinematografica, curata dall’associazione culturale Just Imagine nell’ambito della programmazione estiva del Comune di Bitonto, in collaborazione con il Parco delle Arti e la Federazione Italiana Cineforum. A chiudere il ciclo degli incontri, ieri sera, la proiezione del documentario “L’infinita fabbrica del Duomo” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, che racconta la storia del principale tempio religioso di Milano, dalla nascita ad oggi, narrando i continui lavori di restauro per mantenerlo e proteggerlo. L’opera è il primo atto della quadrilogia Spira Mirabilis che affronta il concetto di immortalità attraverso gli elementi della natura, aria, terra, acqua e fuoco. “L’infinita fabbrica del Duomo” rappresenta l’elemento della terra.
Nel film i due registi seguono tutte le fasi del restauro della cattedrale milanese sin dall’estrazione del marmo, passando per il lavoro di marmisti, muratori, carpentieri, fabbri, restauratori, orafi. Anche attraverso l’aiuto di didascalie, si ripercorre la storia del Duomo sin dal 1386, anno di inizio della costruzione.
Ad introdurre la serata è stata Viviana Minervini, presidente dell’associazione, che, passando in rassegna gli appuntamenti precedenti, ha ricordato come Bitonto possa vantare la presenza di numerosi talenti nel mondo del cinema. Concorda l’assessore Rosa Calò, intervenuta per i saluti istituzionali dell’amministrazione, che elogia i ragazzi di Just Image per l’iniziativa, giunta quest’anno alla seconda edizione.
«Quest’anno si è parlato di luoghi, da quelli periferici a quelli digitali, ed oggi parliamo di luoghi monumentali. Il cinema è l’unico strumento in grado di unire diversi linguaggi» sottolinea Carmen Albergo, membro i Just Image, nel presentare i due ospiti: Luigi Abiusi, scrittore, critico letterario e cinematografico, selezionatore per la Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia e direttore della rivista “Uzak”, e Giuseppe Teseo, architetto e funzionario Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari.
«L’intero film è una metafora del cinema. Così come il cantiere del Duomo è in continua trasformazione, anche il cinema muta continuamente nei suoi linguaggi» sostiene Abiusi, mentre quel che Teseo evidenzia è lo sforzo dell’uomo di tendere all’immortalità attraverso l’arte, che ad esso sopravvive, esattamente come il Duomo, una fabbrica infinita che si poggia sul lavoro e sulle vite finite degli artisti che hanno preso parte ai lavori.
Questa sera Arena Rogadeo si sposta nelle frazioni, con una selezione di film per adulti e bambini. Oggi a Palombaio, nell’atrio del plesso scolastico “Don Tonino Bello” sarà proiettato “Big Hero 6”, mentre il 21 settembre sarà la volta di “In guerra per amore” di Pif. A Mariotto, invece, in villa Jannuzzi, il 18 settembre nuovo appuntamento con l’animazione con “Piovono polpette”. La rassegna si concluderà il 25 con “L’ora legale” di Ficarra e Picone.