I Carabinieri della stazione di Cavallini, supportati dai colleghi di Giovinazzo, sono riusciti nella giornata di ieri a ritrovare parte della refurtiva di un maxi – colpo risalente a fine luglio e a far iscrivere nel registro degli indagati per furto aggravato in concorso (al momento con ignoti), un uomo della provincia di Bari. A.F., 65enne, già noto alle Forze dell’Ordine.
Dalla provincia di Lecce a Bari seguendo le orme di una banda di malviventi che è stata in grado di saccheggiare, quasi per intero, un deposito portando via della merce per un valore di 40 mila euro.
Pompe a immersione ed idrauliche, attrezzatura per lavoro, trapani, robottini e molto altro, proprietà di “Tutto Piscine”, nota rivendita di settore nel leccese. Ed è qui che si erano introdotti nella notte tra il 28 e il 29 luglio.
Dopo aver forzato gli accessi della struttura, hanno caricato il più possibile su due veicoli, anche questi di proprietà dell’attività commerciale, una Fiat Iveco e una Ford Transit
I Carabinieri, subito arrivati sul luogo, guidati dal luogotenente Riccardo De Bellis, hanno verificato la presenza del Gps all’interno di almeno uno dei due veicoli: tramite il dispositivo hanno scoperto che il mezzo si trovava a Bitonto.
Nella nostra città i Carabinieri hanno trovato entrambi i mezzi (che avevano un valore di 30mila euro) vuoti, ma sono stati restituiti al legittimo proprietario.
Richiesti i tabulati e analizzando il tracciato dei mezzi, il furgone dotato di Gps aveva sostato in un punto specifico nella zona delle campagne di Giovinazzo.
I militari si sono diretti nel luogo segnalato e hanno notato la presenza di una masseria, abitata dal 65enne indagato e dalla sua famiglia. Da Cavallino è partita la richiesta al sostituto procuratore Antonio Negro per una perquisizione, che è stata accordata. Ed è così che è arrivata l’irruzione.
ALl’interno della masseria, messa a soqquadro, sono stati ritrovati alcuni degli oggetti rubati. Quelli recuperati hanno un valore totale di 4mila euro.