Fino a quando non capiremo che la natura è la nostra vera casa e che la terra è la fonte precipua delle nostre ricchezze, non ci sarà mai il giusto rispetto nei confronti delle campagne che circondano la nostra città.
Già, perché non è possibile che i campi che ospitano olivi e mandorli siano quasi discariche a cielo aperto e abbiano i muretti a secco ormai disintegrati.
Le foto che ha postato su Facebook – e che ci sembrava iniquo rimanessero ghettizzate in quel social asociale- un nostro concittadino innamorato della nostra storia e della nostra cultura, M. D. P., sono amaramente inequivocabili.
Fra alberi e pietre, accumuli di ogni sorta di rifiuti. Che, è davvero superfluo aggiungere, sarebbero da snaktire secondo altra e più civile modalità.
Ma è possibile che, nel Duemiladiciassette, a Bitonto regni ancora la barbarie?