Giorni difficili per Bitonto una città ostaggio della violenza,dove piccoli balordi aspiranti criminali mostrano a viso aperto la violenza.
Quella violenza che mette paura ma che delinea quell assetto criminale futuro.
Spesso sono” figli d arte ” ma anche figli di persone per bene che purtroppo vengono attirati in bande cittadine.
Resta alta la preoccupazione per chi vorrebbe vivere la città, poter passeggiare in tranquillità con la famiglia e non temere per la propria incolumità o per la propria auto.
Qui la colpa è di tutti perché non basta la repressione o un azione di forza da parte di chi é garante dell ordine pubblico.
Qui c è bisogno del dialogo di instaurare un percorso socio educativo,coinvolgendo questi soggetti in un progetto di conversione alla non violenza.
Bisogna far comprendere che chi vince nella vita non è quel sogetto violento a bordo della moto potente che incute terrore.
Bisognerebbe organizzare dei forum di lettura coinvolgendo chi é riuscito ad uscire dalla criminalità ed oggi vive onestamente.
Solo con il coraggio e l’impegno di tutti noi si può cambiare Bitonto.