L’ultimo appuntamento della quattordicesima edizione del Bitonto Opera Festival è alle porte.
Sabato 2 settembre alle ore 20.45 l’Anfiteatro naturale “Lama Balice” si trasformerà nella Siviglia del 1830 per accogliere “Carmen”.
L’opera in quattro atti di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratta dall’omonima novella di Prosper Mérimée, è la storia della passione travolgente tra il soldato don José e la sigaraia Carmen, zingara nella vita e nei sentimenti. Un amore che si scontrerà con la voglia di libertà, sino al tragico epilogo.
Ma chi è Carmen?
«Per me Carmen non è una poco di buono ma una donna veramente consapevole di se stessa, della sua forza, della sua capacità seduttiva, una donna libera – ci spiega il mezzosoprano Patrizia Patelmo, che sabato si calerà proprio nei panni della sigaraia -. È così libera che per fare quello che vuole si fa uccidere, non perché succede, ma perché è consapevole che la sua scelta la porterà a questo. Per lei la libertà è un bene talmente prezioso che non si può barattare neanche con la vita».
Un personaggio «enorme – come dichiara la stessa artista – anche dal punto di vista vocale, perché nella prima parte dell’opera è più leggera, e per una voce importante come la mia ci vuole la capacità di alleggerire, nella seconda diventa drammatica, per cui è necessaria tutta la forza della voce».
Proprio la complessità di Carmen ha portato Patrizia Patelmo a debuttare nel ruolo in età avanzata. «La studio da una vita e credo che sia il sogno di tanti mezzisoprani, ma io ho avuto un approccio un po’ particolare con l’opera. Ho cominciato la mia carriera con ruoli molto più drammatici rispetto a Carmen, e non mi sentivo pronta ad affrontare questa donna così libera, consapevole della sua sensualità, così donna».
«La mia è una Carmen pulita, sensuale ma distinta, perché la sensualità non ha bisogno di gesti eclatanti. È zingara nell’anima, nel modo di fare, ma non volgare. Lei è così, non ostenta. È una Carmen molto vera, poco eccessiva».
Ed è così che la presenterà anche sul palco del Bitonto Opera Festival, dove torna dopo 4 anni.
«Nel 2013 sono stata accolta benissimo, sono stata proprio in famiglia. C’è un clima disteso ed è sempre bello ritrovarsi con persone che ti fanno stare bene. Ecco perché quando il direttore artistico Carlo Antonio De Lucia, con cui ho un rapporto di grandissima stima e amicizia, mi ha chiamata, sono stata felice di accettare. Conosco anche Ignacio Encinas da tempo ed è sempre un piacere cantare con lui».
Ed infatti il mezzosoprano dividerà il palco proprio con il tenore spagnolo, pronto a calarsi nei panni di don José. Un ruolo interpretato tante volte eppure distante dalla sua personalità.
«Don José è un personaggio difficile – dichiara Ignacio Encinas -. Quando incontra Carmen è indeciso se rinunciare alla carriera militare e alla fidanzata di sempre o non abbandonarsi alla passione, poi è accecato dalla gelosia. Non rispecchia per nulla la mia personalità. Non sono un militare, ma in un periodo in cui l’onore era la cosa più importante, non avrei abbandonato il mio posto e avrei provato a tenere Carmen nella mia vita, conservando la mia posizione di soldato».
Tutta da scoprire sarà dunque la sua interpretazione del 2 settembre sul palco dell’Anfiteatro naturale “Lama Balice”, dove è già salito due anni fa nel ruolo di Turiddu.
«Sono molto felice di tornare al Bitonto Opera Festival e sono grato della fiducia che ancora una volta mi è stata concessa dalla direzione artistica. Cercherò di non deludere i maestri, i cori e tutto il pubblico».
Una missione comune anche agli altri componenti dello straordinario cast di “Carmen”: Carlo Provenzano (Escamillo); Margherita Pugliese (Micaëla); Sorin Dr?niceanu (Zuniga); Gianfranco Zuccarino (Moralès); Elena Sciancalepore (Frasquita); Moon Jin Kim (Mercédès); Antonio Pannunzio (Dancairo) e Francesco Doto (Remendado). Le parti corali saranno invece affidate al Coro Lirico Giovanile “Città di Bitonto” e al Coro di Voci Bianche del Mediterraneo, guidati rispettivamente dai maestri Anna Lacassia e Teresa Tassiello.
La regia è affidata al direttore artistico Carlo Antonio De Lucia, supportato da Vincenzo Maria Sarinelli e da Giulia Rivetti. A dirigere l’Orchestra Sinfonica del Bitonto Opera Festival sarà il maestro Leonardo Quadrini.
Le coreografie sono curate dall’A.S.D. Art Studio Dance Emotion della maestra Lucia Saponieri, pluricampionessa, finalista ai campionati del mondo professionisti 10 danze e tecnico della Federazione Italiana Danza Sportiva.
Alle 19.30, prima dello spettacolo, prevista la “Cena Carmen”, una degustazione a base di piatti tipici spagnoli, al costo di 20 euro. Il momento conviviale sarà allietato dalla presenza degli artisti.
Se si acquista sia il tagliando per la cena che per l’opera (15 euro), previsto un pacchetto scontato, al costo di 30 euro.
Per info e prenotazioni contattare i numeri 3391175513 e 3288930349 o inviare una e-mail a lamacinabitonto@hotmail.it, oppure recarsi nei punti vendita “Libreria Raffaello”, in via Arco Galliani 3 (Bitonto), o presso la sede de “La Macina – Associazione socioculturale”, in via Pasculli 11 (Bitonto).