Domani venerdì 25 agosto, alle ore 18.30, presso il Gradisca, si terrà il penultimo appuntamento di Sapericena, la kermesse che concilia gastronomia e filosofia. Tema dell’incontro sarà “Il Discorso del Princeps. Il problema dell’integrazione visto da un imperatore dotto”, nel contesto della storia romana. A moderare l’incontro Nicolò Spadavecchia (dottore in Lettere classiche e dottore di ricerca in Storia romana iscritto a un post-dottorato presso l’Università degli Studi di San Marino)
Breve riassunto dell’evento:
È un aristocratico balbuziente; contro ogni ambizione personale è costretto a salire al trono; ed è convinto che per fare davvero grande un Impero non basta sottomettere: bisogna integrare. Non è Giorgio VI d’Inghilterra, portato sul grande schermo da Colin Firth nell’acclamato Il Discorso del Re: è Claudio Cesare, imperatore romano del primo secolo dopo Cristo. Partendo da una celebre orazione dell’anno 48, pronunciata da Claudio nel Senato di Roma tra un balbettìo e l’altro, cercheremo di riscoprire l’atteggiamento degli antichi Romani nei riguardi di problemi sempre attuali: il rapporto con gli stranieri; l’accoglienza dei nuovi arrivati; l’equilibrio instabile fra conservazione e inclusione.
Breve bionota dello speaker:
Nicolò Spadavecchia (Molfetta, 1986) vive a Molfetta. Si è laureato in Lettere classiche presso l’Università di Bari. Da alcuni anni si dedica a ricerche sulla Repubblica romana antica: ha conseguito il titolo di dottore di ricerca ed è autore di un libro sul tema della Libertas tanto cara ai cittadini romani.
Attualmente si sta perfezionando presso l’Università della esotica Repubblica di San Marino. É abilitato a insegnare discipline umanistiche nella scuola pubblica italiana, attività che ha già praticato per un anno nella verde Romagna. Appassionato di teatro antico e moderno, con alcuni amici attori si diverte a organizzare serate improntate al modello della conferenza-spettacolo.
Ama i vini liquorosi ma in allegra compagnia non rinuncia mai a un boccale di birra rossa.