L’altra mattina, il 16 agosto, il venticinquenne Giuseppe Muscatelli ha perso la vita su via Repubblica, vittima di un accoltellamento accaduto su via Garibaldi.
Tutto inizia alle 12.45 circa, quando il giovane, a bordo di una Fiat Punto, mentre aspettava che la fidanzata uscisse da lavoro, percorre via Garibaldi e, appena toccato da una station wagon, decide di seguire l’automobile. Pochi metri ed ecco il tamponamento. Le auto si accostano, probabilmente i conducenti hanno un diverbio.
Qualche istante dopo, arriva una terza auto che, con via Garibaldi bloccata per l’incidente tra i due, non riesce ad usufruire regolarmente della carreggiata per poter passare.
Alla guida di quest’ultimo veicolo, una Fiat Palio, il 68enne Gaetano Sesto, con a bordo sua figlia e la nipote di 7 anni, secondo le testimonianze.
Gli animi si riscaldano e di lì parte un lungo alterco tra l’anziano signore e il Muscatelli. Una parola tira l’altra, forse qualche spintone, forse (come emerso dalle testimonianze) un pugno e Sesto tira fuori un coltello a scatto con lama inferiore a 10 cm (successivamente sequestrato dai Carabinieri): il colpo sferrato sul torace ferisce gravemente il giovane.
La lama, infatti, recide l’aorta e alcuni organi interni. Sesto scappa (nel frattempo, l’autista del tamponamento precedente dov’è finito?) e il giovane ferito comincia a chiedere disperatamente aiuto percorrendo, da via Garibaldi, angolo via XXVI maggio, tutta via Generale Montemar, fino a via Repubblica – sicuramente più trafficata- sperando d’essere salvato.
Si getta sulle auto, chiede aiuto, molti lo scansano, è solo quando alzerà la maglietta al centro strada che una donna si rende conto della gravità del fatto e comincia ad urlare e chiamare aiuto.
Di lì la mobilitazione generale: il dispiegamento di forze da parte degli esercenti della zona, l’intervento di due volontari della Misericordia e di un medico di base che scende a verificare il suo stato, l’arrivo dell’ambulanza e la corsa all’ospedale San Paolo di Bari. Il giovane arriva in clinica già dopo aver subito un collasso cardiaco e probabilmente una emorragia interna. È nel centro ospedaliero barese che intorno alle 14.30 perde la vita.
I Carabinieri, giunti sul posto, per tutto il pomeriggio indagano sul caso coordinati dal comandante Vito Ingrosso e dalla pm Larissa Catella.
È intorno alle 19.30 che risolvono il caso, grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza e ad alcune testimonianze. Si recano in via Durazzo per il fermo di Gaetano Sesto, 68enne di Bitonto.
L’uomo incensurato, ferroviere in pensione e dipendente dell’Asv fino allo scorso anno, ora collocato a riposo, è in stato di fermo da parte della polizia giudiziaria con l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Resta in carcere in attesa della convalida.