Il colpo gobbo tentato e non riuscito del numero legale, polemiche dialettiche, le forti critiche sui bilanci Asv e Sanb, oltre che a quello di assestamento.
Il secondo Consiglio comunale dell’Abbaticchio parte seconda non poteva non riservare scintille, visto l’ordine del giorno da affrontare (c’erano da approvare gli equilibri di bilancio 2017-2019) e tenendo presente le frecciatine nella seduta d’esordio di lunedì.
Il colpo gobbo (mancato) del numero legale. Il primo sussulto è già al principio. All’adunata sono presenti 20 consiglieri (12 maggioranza e 8 opposizione). La minoranza, allora, chiedendo la verifica del numero legale, si dà assente in aula per far sciogliere la seduta anzitempo. Il colpo va a vuoto: sono 13 i presenti e 12 gli assenti. Seduta valida, anche perché per votare l’assestamento di voti utili ne servono “soltanto” 12. Contrariamente a quello che pensava qualche esponente di opposizione.
Di nuovo tutti in aula, allora. Il presidente del Consiglio, Vito Labianca, è solidale verso il sindaco Michele Abbaticchio per l’episodio capitatogli ieri l’altro (http://bit.ly/2u4aP80 ), mentre dai banchi di maggioranza chiedono l’anticipazione dell’assestamento (era il sesto in punto in programma) e che sia dato per letto. Ma, quest’ultima richiesta, non va a buon fine perché i voti favorevoli si fermano a 12. Ne servivano 13.
Emanuele Sannicandro, frattanto, parla di “superficialità e disinteresse di alcuni consiglieri comunali” e chiede al primo cittadino “quali conseguenze politiche-amministrative ha sui cittadini il fatto che si approvano gli assestamenti di bilancio e non il consuntivo 2016?”.
La risposta è lapidaria (“Non ci sono danni erariali per i cittadini”), mentre Christian Farella (Direzione Bitonto), Francesco Brandi (Città democratica), Giuseppe Maiorano (Progetto comune) stigmatizzano l’intervento dell’ex consigliere regionale.
Ok all’assestamento, ma occhi puntati su Sanb e Asv. Michele Daucelli, capogruppo di “Insieme per la città”, chiede se l’amministratore unico dell’Azienda servizi vari, Vincenzo Castellano, sarà presente in aula.
No, non lo sarà, perché fa sapere di essere impegnato in impegni precedentemente presi, ma che si dice pronto a intervenire in prossime occasioni. L’ex assessore critica questo comportamento e passa ai raggi X gli ultimi esercizi finanziari dell’Asv, “mai arrivati in Consiglio comunale, violando le regole”. In modo particolare – fa notare – “guardando i bilanci 2015 e 2016 risulta una riduzione di attivo circolante di 800mila euro e aumento dei debiti di 600mila euro.
Aumento di capitale di 70mila euro, campagna di sensibilizzazione di 70mila euro, aumento di 20mila euro sui compensi, e aumento di spesa sulle sponsorizzazioni. 500mila euro in meno di ricavi e aumento del costo del personale. Perdita esercizio 2015 ammonta a 80mila euro ed è di oltre 150mila nel 2016”.
Ergo, il fondo di ammortamento di 100mila euro messo dal Comune non sarebbe sufficiente. E Castellano? “Amministra in modo illegittimo – è la sua convinzione – anche perché il suo mandato è scaduto già da tempo. Chi ci dice che non avremo conseguenze per questo?”
Non se la passa bene neanche la Società ambientale Nord barese (Sanb), per la quale il 18 luglio è stata chiesta la messa in liquidazione, e sono già stati nominati i commissari liquidatori.
Più di una critica arriva, anche, su alcune voci di bilancio, così diverse tra assestamento 2016, previsione 2017, e 2018-2019.
La proposta di Cataldo Ciminiello (M5s) – http://bit.ly/2voC8Oe – è accolta nel merito, ma bocciata nella sostanza in quanto manca il parere dei Revisori dei conti.
Il grillino, poi, ha chiesto anche delucidazioni sulle spese per la pulizia dei bagni pubblici in piazza Marconi e nella villa comunale, riferendo che il Comune avrebbe potuto ridurre le indennità per i membri dell’assise e promuovere anche a Bitonto lo strumento della rottamazione delle cartelle esattoriali, permettendo ai contribuenti morosi di pagare solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, di interessi legali e di remunerazione del servizio di riscossione, in cinque rate sulle quali dal 1°agosto 2017 sono dovuti interessi al tasso del 4,5% annuo. Non sono dovute dunque le sanzioni, gli interessi di mora e le sanzioni e somme aggiuntive gravanti su crediti previdenziali.
All’unisono, poi, la giunta, a partire dal titolare al Bilancio Domenico Nacci, ribadisce che la maggior parte degli assessori non ha ancora avuto modo di mettere qualcosa di proprio sugli assestamenti, dato che si è insediata da poche settimane, e promette che darà, appena sarà possibile, le giuste risposte alle osservazioni di Daucelli e della minoranza.
Sugli impianti sportivi, però, Nacci sostiene che la somma dedicata agli impianti sportivi è figlia di una mancata manutenzione in passato e che c’è ancora tempo per rivedere qualche capitolo e fare variazioni sul bilancio: «Non siamo alla frutta», dice.
Dal centrodestra Carmela Rossiello, ricordando una vecchia interrogazione dell’ex consigliere Carelli, ha chiesto che fine abbiano fatto i fondi per la realizzazione del sottopasso di via Santo Spirito.
Sulla mensa, invece, esprime rammarico sulla gestione del servizio, dato che molte risorse sono impegnate a vuoto, in quanto molti genitori, scoraggiati dal rapporto qualità prezzo, rinunciano. E perché, a Bitonto, secondo il consigliere di Forza Italia, non è mai stato fatto un calcolo di lungo periodo che prevedesse il calo demografico.
Sulla questione dell’Asv e delle aziende partecipate è il sindaco Abbaticchio a rispondere, sottolineando la necessità di affrontare il problema nei tempi giusti, e non negli assestamenti di bilancio, e proponendo un Consiglio monotematico. Sulla manutenzione stradale, invece, il primo cittadino evidenzia l’obbligo di fare i conti con le risorse a disposizione e la disponibilità ad affrontare il problema con maggiore organicità.
Il provvedimento passa senza difficoltà, con 13 voti a favore e nove astenuti.
Ok anche ad Agorà sicure. “Agorà sicure”, il provvedimento che porta in dote a Bitonto un po’ di soldini per riqualificare le periferie (via Berlinguer, Centro polisportivo “Nicola Rossiello”, via Nenni e l’ultima parte di Villa Sylos) passa con il voto unanime.