Venerdì 4 agosto cala il sipario sulla diciassettesima edizione del Beat Onto Jazz Festival, magistralmente diretto dall’Avv. Emanuele Dimundo, che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival.
L’evento è realizzato con la consueta partecipazione del Comune di Bitonto ed è inserito nell’ambito della Rete dei Festival, fortemente voluta dalla giunta uscente del sindaco neo eletto Michele Abbaticchio, che raggruppa gli eventi più importanti della Bitonto èstate; non è mancato l’apporto dei numerosi sostenitori privati, che hanno in tal modo confermato l’importanza della rassegna organizzata dall’associazione Injazz e, in particolare, i main sponsor Ellegidue Arredo Bagno, Marino Autoyama e ASV spa Bitonto, con il supporto promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3, Da Bitonto, BitontoTV, Bitontolive, Go streaming, Radio 00; Gaetano Lo Porto, fotografo ufficiale del festival.
Sempre complice la magnifica piazza Cattedrale, venerdì 4 agosto il festival bitontino chiude con un doppio set di particolare pregio. La prima parte della serata vedrà ancora la Puglia in scena (inizio ore 21) con l’ensemble ordito dal batterista Pierluigi Villani: Next Stop Quintet.
Un quintetto agguerrito, che vede Pierluigi Villani in veste di band-leader, presenterà il suo ultimo lavoro discografico eponimo (Verve-Universal). Un disco che ha riscosso un ampio consenso da parte della critica specializzata. Un gruppo tutto pugliese, fatta eccezione per il talentuoso sassofonista Umberto Muselli, che sprigionerà tutta la sua energia sul palco del festival bitontino.
Alle 22 sarà la volta di un’autentica fuori classe: la pianista e cantante Diane Schuur. La musicista di Tacoma (Stati Uniti) sarà accompagnata da Julian Siegel ai sassofoni, Francesco Puglisi al basso acustico ed elettrico e Adam Pache alla batteria.
Diane Schuur è una di quelle rare cantanti, come Sinatra e Judy Garland, capace di essere una superba vocalist e al tempo stesso un’irresistibile intrattenitrice. Attraverso gli standard del grande songbook americano, il suo canto evoca quelle emozioni che fanno ardere il cuore, storie appassionate e sete di amore e di felicità. Diane Schuur abbraccia questa musica con integrità artistica e profondo rispetto per i testi, dando un significato vero all’eleganza e allo swing di Sinatra e Stan Getz (Brent Black).
Nel 1971 Diane Schuur realizza la sua prima registrazione: si tratta di una canzone country, Dear Mommy and Daddy, prodotta da Jimmy Wakely. Dopo le superiori, si concentra sul jazz e si esibisce soprattutto nel nordovest. Negli anni successivi, la Schuur registra undici album con la GRP, tra cui due vincitori del Grammy, Timeless (1986) e Diane Schuur and the Count Basie Orchestra (1987). L’album con la Basie Orchestra rimane numero uno nella classifica di Billboard per trentatré settimane consecutive. Nel 1991 Pure Schuur sale in vetta alle classifiche di Contemporary Jazz, e Heart To Heart, che vede la collaborazione con B.B. King, sale al numero uno della classifica di Billboard. Dopo Music is My Life, registrato con la Atlantic nel 1999, registra Friends For Schuur con la Concord nel 2000. È l’inizio di una lunga serie di fortunate collaborazioni: Swinging for Schuur (2001), che raccoglie dei bellissimi duetti con il trombettista Maynard Ferguson; Midnight (2003) in cui la Schuur interpreta tredici canzoni scritte con Barry Manilow; e Schuur Fire (2005), un album dal sapore latino che vede la collaborazione del Carribbean Jazz Project. Nel 1982 Getz le chiese di unirsi a lui al concerto alla Casa Bianca. Nancy Reagan la invitò a esibirsi ancora assieme alla Count Basie Orchestra nel 1987. Stan Getz suonò nei suoi primi tre album Deedles (1984), Schuur Thing (1985) e Timeless (1988).
Nel 1985, durante il suo tour in Estremo Oriente, si esibì assieme a B. B. King durante il festival di Tokio. I due realizzarono poi l’album Heart to Heart che, pubblicato nel maggio del 1994, raggiunse la vetta della classifica di Billboard.Dodici fra gli album di Diane Schuur hanno raggiunto la ”Top 10 Jazz Album” di Billboard, compreso Diane Schuur: Live in London del 2006.
Diane Schuur è non vedente dalla nascita a causa di una retinopatia del prematuro. Cresciuta alla periferia di Seattle, fu incoraggiata a cantare dai suoi genitori. Soprannominata “Deedles”, da bambina le sue cantanti preferite erano Sarah Vaughan e Dinah Washington.
Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Info: www.beatontojazz.com; www.facebook.com/beatontojazz.