“Tutte le misure economiche propulsive adottate finora per il Mezzogiorno non hanno prodotto risultati perchè le risorse sono state assorbite solo dalle grandi imprese e da quegli enti che in realtà sono colli di bottiglia inutili e inefficienti. Il male da combattere è la burocrazia”. È quanto afferma in Aula Francesco Cariello, deputato del M5S, durante la dichiarazione di voto sul decreto Mezzogiorno.
“La gran parte d’Italia – aggiunge – soffre una progressiva emarginazione dovuta alla crescita dell’influenza della burocrazia e della grande impresa ad essa alleata. L’idea di rilanciare lo sviluppo sottraendo danari da alcuni italiani per consegnarli ad altri oppure indebitando i nostri figli ed arricchendo le imprese colluse con la politica non poteva non produrre l’ulteriore arricchimento e consolidamento della classe politica ed imprenditoriale dominanti”.
“Ancora peggio – sottolinea – è sentire in tv o nelle istituzioni che l’economia al Sud ‘sta ripartendo’ solo perché le imprese sopravvissute e supportate dalla politica a spese del contribuente riescono fortunosamente ad allargare i propri ricavi”. “Senza un tessuto diffuso e capillare di piccole medie imprese e di maggiore e migliore occupazione – conclude Cariello – quello che otteniamo è la forzata esportazione di prodotti e di interi stabilimenti all’estero con ulteriore impoverimento reale della nostra Italia… mentre le statistiche continuano a dirci che siamo sempre più ricchi”.