Lo scorso 12 luglio il teatro “T.Traetta” ha alzato il sipario per raccontare, descrivere, ricordare, attraverso tre grandi nomi dell’opera teatrale novecentesca, uno dei drammi più strazianti e pungenti del XXI secolo: il femminicidio. Le donne sono sempre più soggette a violenze fisiche e psicologiche, divengono succubi di uomini irrazionali, esaltati, maniaci, convinti di dover possedere e non amare. A rappresentare questo particolare rapporto uomo-donna in tutte le sue sfaccettature è stata la ACU- Associazione Compagnia Urbana, diretta dal romano Marco Grossi.
Gli attori hanno ricoperto le vesti di donne e uomini alle prese con l’amore, nelle sue svariate forme.
La serata si è aperta con il prologo “L’Urlo” -rivisitazione dell’opera pasoliniana “Teorema”- metafora della voce di una donna le cui grida svaniscono tra l’indifferenza dell’uomo moderno.
Il prologo ha lasciato spazio a “Futura”, spettacolo scritto e diretto dallo stesso Grossi, rappresentante un’anima di donna non ancora nata. Questo soffio di vita racconterà al pubblico i suoi sogni, i suoi desideri, le aspettative di un mondo che è molto diverso da ciò che lei spera ed immagina. La sua vivacità sarà, infatti, in futuro spezzata dall’amore malato di un folle uomo.
Successivamente la compagnia ha messo in scena “Proposta di matrimonio” di A.P. Cechov, la quale racconta la storia di un amore mai sentito, di un unione di convenienza,. L’autore ironizza sulla piccola società borghese russa di fine XIX secolo, ottusamente concentrata su denaro e possedimenti, persuasa dall’idea che il matrimonio possa essere un artificio perfetto per arrivare a qualsiasi fine.
La serata è proseguita con l’alternanza di due novelle pirandelliane, poco conosciute dal pubblico, ma dal grande impatto e significato: “La Paura”, storia di una promessa non mantenuta, di un illecito rapporto che condurrà al fallimento della ragione, e “Sogno…(ma forse no)”, nella quale viene ritratta la figura di una giovane donna esitante, non più attratta dal suo attuale compagno bensì infatuata nuovamente di un vecchio amante allontanatosi ed ora tornato ricchissimo da lontani ed esotici paesi.
Lo spettacolo si è concluso con i ringraziamenti di Marco Grossi tra gli applausi del pubblico.