Gentile dottor Colasanto,
a leggere d’impatto la sua replica verrebbe da dire: excusatio non petita, accusatio manifesta. E per spiegare il motivo cito testualmente il giudizio fornito per “giustificare” la valutazione bassa (Voto 4, le grandi delusioni delle urne): “Nino Colasanto, invece, ha costruito una lista molto debole, buona solo a riportare in consiglio Nacci con uno dei coefficienti più bassi. Molto difficilmente, quindi, arriveranno incarichi di governo che alla vigilia potevano sembrare raggiungibili”.
Nessuno ha detto, come si può facilmente evincere, che il vostro intento fosse quello di accaparrarsi un posto al sole, anzi. Al contrario era aspettativa del sottoscritto (disattesa devo dire, mea culpa) che la sua lista, per i “cavalli” di cui godeva, tra cui lei in primis, avrebbe potuto, in base a semplici proiezioni della vigilia, ottenere un risultato migliore e, quindi, con esso, avrebbe potuto ambire ad incarichi di governo più importanti che, come lei sa per la lunga esperienza politica alle spalle, dipendono in larga parte dal responso delle urne. Quindi, la ringrazio della spiegazione anche convincente che però non era richiesta. E, se torna con la mente ai tempi della scuola, sicuramente potrebbe ricordare che quando un alunno andava “fuori traccia” il voto si avvicinava al 2, non al 4.
Ritengo, tornando nei binari del discorso, o della traccia se preferisce il linguaggio scolastico, che non sia smentibile, perché i numeri sono lì a dimostrarlo, il dato del coefficiente basso (esattamente il decimo secondo il metodo d’hondt), così ritengo non sia smentibile il fatto che siate l’ottava delle dieci liste di Abbaticchio, di cui l’ultima nemmeno ha ottenuto il seggio e la nona lo ha preso per una trentina di voti. Ragion per cui, pur intuendo la sua delusione, ho espresso il giudizio, o la previsione, faccia lei, che difficilmente vedrete coronato il vostro impegno con un assessorato essendo pochi anche i posti da assegnare ed essendo molte le liste che hanno tirato di più la carretta con “cavalli” da corsa e non zoppicanti.
Mi auguro per voi, che siete gente onesta e perbene, ovviamente, di essere smentito dai fatti, ma non voglio sostituirmi al Sindaco Abbaticchio, che immagino impelagato tra numeri e appetiti vari.
Le dirò di più: inizierò a seguirvi con grande piacere proprio perché il suo progetto politico è appena nato e vuole proseguire nel tempo, a differenza dei soliti cartelli civici che escono ogni cinque anni. Saremo pronti a raccontare tutte le iniziative de “La Puglia in più”, promesso.
Mi fermo qui, non rispondo alla sua caduta di stile, derivante forse anche dalla rabbia per il mancato rinnovo di Donnarumma col Milan (sembra che stia cambiando idea, però…e ci siamo rimasti malissimo la scorsa settimana anche io e il dottor Biscardi, due cuori rossoneri), o derivante forse da qualche centinaio di schede che non le hanno conteggiato per errore durante lo scrutinio, sulle valutazioni diverse da me effettuate in base alle scelte pubblicitarie dei candidati.
Inutile dire che alcuni tra quelli che l’accompagnano nella folta casella delle delusioni abbiano fatto pubblicità sul giornale durante la campagna elettorale quindi l’accusa non sussiste e non regge (voto 2 per l’attenzione scarsa al nostro sito).
Ed è superfluo aggiungere che, come ogni pagella che si rispetti, stiamo parlando di giudizi del tutto opinabili e che non rappresentano la verità assoluta.
Quando si ripresenterà al giudizio degli elettori vedremo se questa bocciatura, o questo “debito” formativo, potrà trasformarsi in una bella promozione.
Adesso ha tanti compiti a casa per capire gli errori e recuperare.
Per la stima immutata che ho nei suoi riguardi, però, sgombri davvero il campo dalle ombre e dai cattivi pensieri e…forza Milan!