È come se alla guida di truppe di militi giovani e volenterosi ci mettessero un generale rotto a mille battaglie.
Un uomo che ha fronteggiato con leonino coraggio gli Dei del pallone – Zidane, Totti, Del Piero, per citarne a caso tre dal mazzo – può narrare vicende mitiche ai suoi allievi e intanto indicare la strada giusta per diventare grandi.
Per questo il successo emozionante ed esaltante della Polisportiva Bellavista nel Trofeo “Terre del mare”, giunto alla V edizione, che si è svolto nei giorni scorsi a Policoro, è solo una tappa del processo di crescita che stanno percorrendo i minicalciatori dell’eroe eponimo Antonio.
Dopo aver superato il girone eliminatorio, gli impavidi esordienti (i pedatori nati nel 2004-2005) hanno firmato un’autentica cavalcata che li ha condotti in cima al torneo. Prima, schienato il Likos nei quarti con un tanto sudato quanto meritato 3-2. Poi, la semifinale col Bernalda, superato in scioltezza col classico risultato all’inglese (2-0). Replicato, poi, nell’atto conclusivo contro il Lamezia Terme.
Cosa ha rappresentato questa avventura per gli implumi biancazzurri (con casacca che ricorda la proficua affiliazione al Pescara calcio)?
“Sacrifici, entusiasmo, impegno e divertimento”, ha commentato il mister Antonio Bellavista.
Ma io credo anche grande soddisfazione ed un motivo di sacrosanto orgoglio per il lavoro che, giorno per giorno, la società bitontina va compiendo.