Le elezioni comunali di domenica scorsa hanno segnato un cambio generazionale importante, forse epocale, tra i volti della politica cittadina.
Moltissimi, infatti, lo sappiamo bene, i giovani e le donne che sono entrati nella massima assise cittadina a suon di preferenze, soprattutto nella maggioranza.
Se, dunque, da una parte sono certamente le new entry i volti più felici post competizione elettorale, stessa cosa non si può dire per chi il progetto Abbaticchio l’ha sposato da sempre, ovvero dalla primavera del 2012.
Stiamo parlando, in particolare, di Vito Masciale e Mimmo Patierno, che nonostante importanti conferme personali non sono riusciti a ritagliarsi un posto al sole. E stiamo parlando, più di tutti, delle due realtà civiche, Progetto Comune e Città Democratica, praticamente azzerate dalle urne.
L’analisi, però, è diversa, per mille ragioni. Città Democratica è riuscita, grazie ad un ottimo gioco di squadra, a spingere il vicesindaco uscente Rosa Caló in consiglio, ma ciò potrebbe non bastare per una riconferma in giunta che, qualora dovesse arrivare, schiuderebbe le porte di Palazzo Gentile a Francesco Brandi. La lista, infatti, pur aumentando di molto i consensi rispetto al 2015, è rimasta comunque tra gli ultimi cingoli del carrarmato messo su dal Sindaco.
Progetto Comune, invece, si è unita a “Viviamo la Città” e, inconsapevolmente, ha portato acqua proprio ai candidati del progetto civico facente capo al vicepresidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante. I due eletti, Castellano e De Palma, appartengono proprio a quell’area, così come Maiorano quarto classificato. Solo Mangini si è difeso discretamente, anche se al di sotto delle attese della vigilia, ma questo risultato potrebbe non bastargli per riconfermare lo scranno assessorile occupato in questi anni.
Visti i risultati dei due progetti civici, quasi certamente, i vari Scaraggi, Ciccarone, Masciale, Brandi potrebbero ripensare alle scelte dei mesi scorsi e in particolare al progetto Civica, che avrebbe dovuto portare i due movimenti civici a fondersi.
Politica e matematica non vanno mai d’accordo, lo sappiamo, e le somme algebriche quasi sempre vengono sballate dalla realtà. Ma, dati alla mano, “Civica” sarebbe potuta diventare la lista più forte tra quelle del Sindaco. E ciò avrebbe comportato più peso politico, oltre al ruolo di leader del progetto politico del Sindaco Abbaticchio.
Personalismi e motivi poco chiari, però, fecero abortire l’idea lanciata in pompa magna. E con i “se” e i “ma” la storia, purtroppo per i protagonisti di questa vicenda, non si fa.