Per capire la grandezza del sogno del giovane bitontino Alessandro Saracino, è necessario correre a leggere la biografia di “un certo” Alain Ducasse. “Cuoco e imprenditore francese naturalizzato monegasco, opera nei ristoranti Le Louise XV, all’interno dell’Hotel de Paris a Monaco, all’Alain Ducasse di Parigi ed al Jules Verne sulla torre Eiffel, ed è a capo del gruppo che porta il suo nome e che, con 1400 impiegati, controlla 20 ristoranti in vari paesi, organizza corsi di cucina e pubblica libri di cucina, oltre a collaborare con l’Agenzia Spaziale Europea per lo sviluppo dei cibi più adatti agli astronauti”. Insomma, siamo dinanzi ad uno dei giganti – partitivo di prudenza – della gastronomia mondiale. È stato persino in grado di gestire contemporaneamente tre ristoranti 3 stelle Michelin in tre diversi paesi. Nella sua carriera ne ha ricevute complessivamente 21. Dunque. Nella nutrita squadra dei collaboratori, che deve necessariamente splendere per alta qualità, è entrato a far parte proprio il nostro imberbe concittadino, che ricordiamo esuberante e di vivida intelligenza. “Che dire, questo lavoro è pieno di sacrifici, ma alla fine con passione e umiltà i sogni diventano realtà. Basta crederci. Sono arrivato fin qui (nelle cucine del ristorante La Maurice, ndr), ma c’è ancora tantissima strada da fare. Far parte della birgata di Alain Ducasse, non ci credo ancora”, ha scritto su fb, stupito ed emozionato. “Vedere realizzati i sogni dei propri figli è commovente, vedere Alessandro alla corte del re indiscusso della cucina mondiale è soddisfacente, ma soprattutto vedere un figlio innamorato del proprio lavoro è incommensurabile. Vai Alé continua a sognare”, ha dichiarato col cuore colmo di fierezza il padre Antonio. E noi non possiamo fare altro che sintonizzarci con l’infaticabile genitore e augurare all’artista residente a Palombaio di continuare a volare in questa avventura onirica fatta di succulenti manicaretti e meravigliose prelibatezze.