Il Consiglio comunale di ieri ha visto l’amministrazione Abbaticchio confrontarsi con alcune questioni che legavano economicamente la città a progetti passati e rimasti incompiuti. Stiamo parlando delle (mancate) realizzazioni della Scuola media “Anna De Renzio” in via Traiana e del parcheggio interrato pluripiano in piazza Aldo Moro, per cui il Comune aveva contratto dei prestiti con la Cassa Depositi e Prestiti. L’assemblea di ieri ha approvato all’unanimità l’estinzione anticipata dei mutui relativi a questi due progetti.
«Questo costituisce un vantaggio per le nostre casse – precisa Francesco Giordano, assessore al Bilancio -, visto che ci vengono restituite somme per 277 mila euro a fronte di una penale di 201 mila euro circa». Risparmi che si allungano non solo sul bilancio del 2017, ma anche su quello del 2018. Il progetto infatti è stato definito come «non più necessario» per «la popolazione studentesca in costante diminuzione, l’elevato costo di realizzazione e la carenza delle risorse finanziarie necessarie» (Deliberazione giunta comunale N 83 del 06/04/2017). Nello stesso documento si prevede poi la destinazione di 1 milione e 240 mila euro circa, ovvero le «disponibilità relative ai rimanenti mutui di finanziamento dell’opera», «per l’esecuzione di lavori urgenti ed indispensabili per la conservazione e la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici presenti sul territorio».
Un acceso dibattito è invece scaturito dall’estinzione anticipata – approvata all’unanimità – del mutuo relativo alla costruzione del parcheggio multipiano interrato in piazza Aldo Moro. Il progetto, che rientrava nel programma dell’ex–sindaco Nicola Pice, aveva lo scopo di decongestionare la città, ma non fu più realizzato.
Dopo che l’assessore Giordano ha relazionato sui risparmi derivanti dall’estinzione anticipata del prestito («permette di vederci restituire 870 mila euro e di risparmiare 93 mila euro di interessi e 74 mila di quote capitali»), è stata la volta degli interventi dei consiglieri. E mentre Matteo Masciale (Progetto Comune) si è complimentato con il neo-assessore al Bilancio per il lavoro svolto, Francesco Ricci (Pd) ha criticato duramente «chi ha amministrato in questi 9 anni» perché «ha solo creato e generato confusione», visto che «per lungo tempo abbiamo pagato interessi senza motivo». Per il capogruppo Pd «ci si inventò di tutto per bloccare il parcheggio» e si augura che le «coalizioni di questa città mettano come punto programmatico la storia dei parcheggi». Se accadrà altrimenti, il consigliere teme «che la vivacità che manifesta la città si dissolverà nel nulla».
E mentre Carmela Rossiello (Forza Italia) ha battibeccato con Ricci, chiedendosi retoricamente «come mai si pensa sempre al centro e mai al resto della città», gli altri consiglieri sono intervenuti manifestando l’esigenza di decongestionare il traffico, spostando l’argomento di discussione sul tema più ampio della mobilità.
Sempre Giordano ha relazionato sui beni che il consiglio comunale ha inteso mettere in vendita, quelli confiscati alla criminalità organizzata e quelli assegnati dal demanio alla città. Il piano, che rientra nelle “alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2017-2019”, prevede la dismissione di quei beni che «non sono di interesse del comune», come gli immobili di Sant’Agostino di via Pasculli, alcuni in piazza Aldo Moro e Corso Vittorio Emanuele. Gli altri beni invece – come la villa Sylos “La Contessa” e l’ex-pretura– sono destinati ad una rivalorizzazione, per cui possono essere destinati ad attività di tipo sociale, per esempio.
Quindi il consigliere Ricci ha segnalato la sua opposizione, sottolineando come ci siano dei «luoghi simbolo di questa comunità, come il Sant’Agostino», che vanno conservati, anche per sottrarli a future «speculazioni finanziarie». Nonostante ciò, il provvedimento è passato con tre voti contrari e due astenuti.
Il consiglio ha poi ritirato due punti all’ordine del giorno, fra cui uno relativo al Regolamento d’uso della pista polifunzionale in via del Petto, ritenuto lacunoso in alcune parti e inutile in altre.
È stato inoltre approvato lo schema di convenzione per consentire la costruzione di 14 alloggi popolari previsti dal P.I.R.P., ovvero il Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie.
Fondamentale anche il semaforo verde scattato per la variante al Piano Regolatore Generale, relativa al progetto di una casa d’accoglienza per adulti con problematiche sociali. La proposta, discussa ad inizio seduta, ha trovato l’approvazione unanime del consiglio (con la sola astensione di Vito Rosario Modugno), in quanto va ad «arricchire il patrimonio di infrastrutture sociali di questa città», definite come il «fiore all’occhiello della comunità bitontina». Il progetto è stato presentato dalla Comunità di Nazareth, una ONLUS che offre accoglienza e assistenza a persone povere, disadattate, emarginate e non tutelate, favorendone il reinserimento sociale. L’associazione è rappresentata da Don Michele Lacetera.