Dopo appena 5 giorni dall’ultima seduta, ieri è tornato a riunirsi il Consiglio comunale e con esso sono tornate le polemiche.
Subito dopo l’appello, infatti, Francesco Toscano ha sollevato la prima questione spinosa. Il consigliere UDC, infatti, ha letto e chiesto lumi sulla lettera inviata il 3 aprile all’amministrazione dall’ingegner Francesco Vito Domenico Minenna, scelto nel 2015 come consulente a titolo gratuito.
Nella missiva, Minenna invita il Sindaco «a considerare nullo tale incarico per non essere mai stato consultato in detta veste prima dell’approvazione dei provvedimenti urbanistici e soprattutto per aver definito ed aver messo all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale il Documento Programmatico Preliminare al Piano Urbanistico Generale, sostanzialmente irregolare ed incompleto nei contenuti e nella procedura di adozione, in difformità da quanto previsto dalla convenzione per l’incarico al Dipartimento dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR) del Politecnico di Bari e dal Documento Regionale Assetto Generale (DRAG).
Casualmente il sottoscritto è venuto a conoscenza dell’iscrizione del DPP all’O.d.g. del prossimo C.C. e ha avuto l’opportunità di leggere tale documento, distribuito nei giorni scorsi ai consiglieri comunali.
Innanzitutto il DPP non doveva giungere all’adozione del Consiglio Comunale prima della pubblicazione, discussione e condivisione del suo contenuto con la cittadinanza, in ogni singola parte e infine in modo completo, secondo quanto scritto nell’art. 2 della convenzione per l’Incarico al DICAR e nel DRAG regionale.
L’incarico al DICAR, dichiarato illegittimo dagli Ordini Provinciali degli Ingegneri e degli Architetti, non è stato pienamente espletato perché consisteva nella “consulenza gestionale ed affiancamento alle strutture tecniche comunali” nel percorso partecipativo verso la formazione e divulgazione, parziale e conclusiva, dei contenuti del DPP.
La pubblicazione dei primi dati riguardanti la cartografia del Sistema delle Conoscenze è avvenuta sul sito web dell’Urban Center appena un mese fa, a cui non è seguita la pubblicazione, discussione, e condivisione né dell’intero Sistema delle Conoscenze, né del Quadro Interpretativo delle Conoscenze, né della definizione conclusiva degli Obiettivi e degli indirizzi progettuali per il PUG, come previsto dall’incarico al DICAR e dal DRAG regionale.
Per quanto riguarda il contenuto è da rilevare l’omissione della prima parte del DPP riguardante “i caratteri del DPP di Bitonto”.
Nel seguito, all’elencazione dei dati statistici demografici, sociali ed economici e al Quadro Interpretativo delle Conoscenze, non segue un’adeguata definizione degli Obiettivi da indicare ai futuri progettisti del PUG. Infatti gli Obiettivi sono indicati in modo generale e generico, spesso avulsi dalla reale situazione urbanistica locale, mentre per quanto riguarda la definizione degli Obiettivi per le zone inespresse o inedificale (C2, C2 bis, PEEP, Zona Ospedaliera ed altre) viene rinviata ogni decisione alla formazione del PUG, in contrasto con quanto è il vero compito del DPP, che è quello di definire tali Obiettivi da affidare ai futuri progettisti del PUG.
In conclusione, pur non ignorando il notevole impegno dell’Assessore alle Politiche Urbanistiche nel raccogliere quanto riportato nel DPP e nell’istituzione dell’Urban Center, il sottoscritto deve ribadire il suo giudizio negativo sul documento e sull’inutile urgenza della sua approvazione».
Infine, l’ingegnere ringrazia il sindaco e la vicesindaco «per l’incarico che avete voluto affidargli e che avrebbe avuto il piacere di espletare a titolo volontario e totalmente gratuito, eliminando qualsiasi situazione di conflitto di interessi, a beneficio esclusivo della cittadinanza bitontina».
Ed è stata proprio Rosa Calò a fare chiarezza, spiegando che Minenna avrebbe voluto la formalizzazione del suo impegno gratuito, passando per la decisione della Giunta, ma non è stato possibile farlo. «La questione dunque fu congelata perché senza formalizzazione l’ingegnere non voleva procedere. Quando è subentrato l’assessore Nico Parisi e l’Urban Center, Minenna non ha accolto di buon grado il coinvolgimento».
Il mancato coinvolgimento però non è lamentato solo da Minenna. Anche il consigliere Franco Mundo (PSI), infatti, lo ha denunciato con forza: «Il file della relazione, parziale, di 372 pagine è stato consegnato ai consiglieri il 23 marzo, troppo tardi per poter permettere a tutti di leggere integralmente il documento. Abbiamo provveduto noi stessi, tra l’altro, a stampare il file, sopportando spese ingenti. Chiedo al segretario generale che questa seduta venga dichiarata nulla per grave difetto di forma perché i consiglieri comunali non hanno avuto le carte in tempo utile per esprimere un giudizio sereno su un atto fondamentale per questa comunità. Chiedo che di questo venga data comunicazione al Prefetto, altrimenti lo farò io».
Per Salvatore Bonasia, però, «non sussistono motivi per rendere nulla la seduta» in quanto i tempi stabiliti dal regolamento del Consiglio comunale sono stati rispettati. Ai fini della validità della discussione, infatti, «gli atti devono essere messi a disposizione dei consiglieri 48 ore prima del Consiglio. La convocazione, invece, deve essere trasmessa 5 giorni prima. Quando occorrono tempi più lunghi, o lo stabilisce la legge (come rendiconto) o il Consiglio comunale».