Far scoprire la tradizione bandistica a quanti non la conoscono o la
sottovalutano, divulgandola in luoghi e modalità differenti da quelle
attualmente in voga: da queste premesse nasce il progetto di ricostituire un Gran
Concerto Bandistico “Enrico Annoscia” Città di Bari,ideato
dall’associazioneL’Officina Orffiana delle Arti.
A partire dall’Ottocento, il capoluogo pugliese ha sempre avuto una banda
cittadina,mentre sembra risalire agli inizi del Novecento la presenza di una
cassarmonica stabile in Piazza Prefettura, che rappresentava unastraordinaria
occasione di cultura e di condivisione. La Banda Municipale, il cui direttorepiù
importante è statoproprio il maestro Annoscia (chiamato“Pupe de Zzucchere”per la sua eleganza) era solitaesibirsi sulla cassarmonicadella città nella
tarda mattinata di giovedì e domenica, unitamente alla Banda municipale del 43°
Regimento Fanteria.
Dunque, da Annoscia a De Giosa, sono tanti i compositori baresi che hanno
avuto un ruolo fondamentale nella storia della musica bandistica, dando vita a un
patrimonio immenso che negli anni è stato trascurato e che oggi si vuole riportare
alla luce.
L’organico vesselliano del Gran Concerto Bandistico Città di Bari, diretto
dal M° Vito Vittorio Desantis,è di 35 elementi e si avvale di
musicisti provenienti da tutta l’area metropolitana,ma anche della
collaborazione con cantanti lirici professionisti e con un coro polifonico, per
offrire spettacoli più ricchi rispetto alla dimensione in cui attualmente la
banda è relegata.
Parallelamente, con l’ausilio del Centro Studi e Ricerche Musicali
“Terra di Bari”, si vogliono recuperare i manoscritti autografi del M°
Annoscia e dei vari compositori baresi: un materiale che resta inutilizzato negli
archivi del Conservatorio di Bari enelle varie biblioteche, ma che può tornare
a essere oggetto di studio e di nuove esecuzioni.
Ancora, il progetto punta a creare un percorso di formazione per giovani
strumentisti baresi, quindi una Scuola di musica a indirizzo bandistico, tenendo
conto dell’enorme valore sociale che la frequentazione di percorsi di questo
tipo apporta in termini di crescita e relazioni interpersonali.
“La cultura bandistica è stata a lungo denigrata e considerata di serie
b, senza capire che, al contrario, essa rappresenta il giusto mezzo tra pop e
musica colta, oltre a costituire uno straordinario momento di condivisione per
la comunità”, spiega il presidente
dell’associazione L’Officina Orffiana delle Arti, Gaetano Piscopo.
La prima esibizione del Gran Concerto Bandistico “Enrico Annoscia”
Città di Barisi terrà il 1 aprile,alle ore 19,30, presso il santuario-parrocchia
Sant’Antonio di Bari,nell’ambito della programmazione in onore della Madonna
Addolorata.
Diretta dal M° Vito Vittorio Desantis, la banda eseguirà alcune musiche
di Mozart, Rossini e La Rotella, ma soprattutto sarà riproposto al pubblico un
brano che Annosciadedicò a sua madre e con il quale si aggiudicò un
premio a Perugia.
Con Angela Drimaco, soprano; Gaetano Piscopo, tenore; Giuseppe
Fieno, basso; il Coro Polifonico e Voci bianche Terra di Bari.