All’interno del Comando di Polizia Municipale si è tenuto martedì pomeriggio nuovamente l’incontro tra gli amanti degli amici a quattro zampe e l’amministrazione.
A sanare questa volta i dubbi e le perplessità dei cittadini interessati, sono stati il direttore del servizio veterinario ASL Bari Nord, dott. De Rosa e il dott. Puntorieri, che si sono soffermati sulla gestione delle colonie feline, sulla problematica del randagismo e della sterilizzazione, sulla questione delle adozioni e sulle procedure da eseguire nei casi di emergenza, «affinché si possa garantire il benessere e la salvaguardia degli animali, ma soprattutto stabilire il loro controllo sul territorio», ha dichiarato il dott. De Rosa.
La prima tematica trattata è stata la presenza all’interno della città di diverse colonie feline non ancora censite e il mancato chiarimento delle regole e dei comportamenti da adottare per potersene prendere cura. A tal proposito, il dott. Puntorieri ha rivelato che «l’ASL, in collaborazione con le gattare/i e il Comune, ha il compito di sterilizzare e identificare con microchip tutti i gatti presenti nelle colonie. Inoltre al Comune spetta il compito di registrare e redigere una mappatura delle colonie feline, rilasciare autorizzazioni a coloro che ne facciano richiesta per prendersene cura e collaborare con l’ASL per l’organizzazione di corsi di formazione. I cittadini invece – ha precisato- devono segnalare le colonie al Sindaco, collaborare alle operazioni di cattura, sterilizzazione e degenza post-operatoria, provvedere alla loro alimentazione e cura e segnalare eventuali patologie presenti ed episodi di morte per sospetto di avvelenamento».
Ulteriori chiarimenti sono stati forniti anche in merito al possibile ritrovamento di carcasse di animali morti e anche in questo caso «bisogna prima avvertire il Comando di Polizia Municipale del proprio Comune; esso segnalerà l’accaduto a noi dell’ASL che provvederemo allo smaltimento. La stessa procedura deve essere adottata anche per il soccorso, la cura e l’eventuale adozione di animali randagi, perché essi sono di proprietà del Comune», ha aggiunto il dott. De Rosa.
Importante è stato anche il punto relativo ai cani poco fortunati che spesso vengono abbandonati perché i proprietari non possono più prendersene cura. «Chi non può più provvedere al sostentamento del proprio animale domestico deve affidarlo al canile a sue spese e, nel caso in cui dovesse essere rinvenuto un cane smarrito o abbandonato, bisogna fare la segnalazione al canile che provvederà a contattare l’ASL, che a sua volta si occuperà di rintracciare il padrone e restituirlo previa sanzione», ha espresso il Tenente Silvana Dimundo.
L’evento si è concluso con un’anticipazione riguardo al prossimo incontro per la microchippatura, «che si terrà domenica 2 aprile con molta probabilità nuovamente all’interno della Villa comunale», ha comunicato il vicesindaco Rosa Calò.
Ricordiamo che per poter effettuare la microchippatura del cane, il proprietario (necessariamente maggiorenne) dovrà presentare la ricevuta del versamento di 6,60 euro (c/c postale n. 679704 – intestato a: ASL/BA – causale: inserimento microchip e iscrizione anagrafe canina), la fotocopia del codice fiscale e del documento di identità.