Dal consigliere comunale Franco Mundo (Psi) riceviamo e volentieri pubblichiamo
Lunedì 27 febbraio, ho incontrato il Comandante
della Polizia Locale, Magg. Gaetano Paciullo al quale, al termine di un breve e
costruttivo colloquio, ho chiesto copia sia dell’Ordinanza n. 6 datata
17/02/2017 della Città Metropolitana di Bari, Servizio Pianificazione
Territoriale Generale, Viabilità e Trasporti, sia dell’Ordinanza n. 72 del
18/02/2017 del Comando della P.L. di Bitonto a sua stessa firma.
Le due ordinanze ripristinano la normalità di circolazione sulla
Poligonale e sulle S.P. per Palombaio
(SP 89) e per Palo del Colle (SP 119). In particolare l’Ord. N. 6/2017 della
Città Metropolitana, “… rettifica i percorsi alternativi dei mezzi
pesanti … in direzione Sud verso Bari attraverso la SP 238 ”di Altamura”, in
corrispondenza dell’abitato di Corato, verso la S.S. 16 bis direzione Trani.”.
Occorre ricordare che a novembre scorso, a seguito di sopralluogo tecnico, si constatò
il precario stato conservativo sia del calcestruzzo, sia delle armature nelle
cerniere d’appoggio di due distinte campate ed emerse la necessità di
verificare intanto la staticità della suddetta opera d’arte, per poter poi successivamente intervenire con urgenti
lavori di manutenzione. A seguito di ciò, la
Città Metropolitana, emise l’ Ord. N. 36 del 14/11/2016 con la quale
veniva interdetto il transito degli autoveicoli con massa a pieno carico
superiore a 3.5 Ton, sul ponte che valica il Tifris al Km 8+200 deviando i
traffico pesante in direzione Bari, sulla S.P. 89 Bitonto-Palombaio, tratto
comunale della Poligonale e S.P. 119 Bitonto-Palo, mentre il traffico pesante
in direzione Foggia veniva deviato già da Bari sulla S.S. 16 bis.
Ma proprio la deviazione del traffico pesante addirittura sulla
Poligonale (in quel tratto è niente altro che una strada di campagna), con
conseguente imposizione di un senso unico, configurava una situazione di
estremo pericolo per persone e cose determinate da numerose intersezioni a raso,
visuali impedite da alberi d’alto fusto in prossimità degli incroci, immissioni
dirette nei fondi frontalieri, insufficiente larghezza della sede stradale per
altro sconnessa in numerosi punti, ecc, ecc. Di possibili soluzioni alternative
ne parlai informalmente con il Magg. Paciullo prospettando l’ipotesi di
predisporre la deviazione verso Bari ben più a monte (ma ormai la frittata era
fatta!) e su assi viari se non di pari importanza, almeno confrontabili, in
termini gerarchici, con l’arteria in questione (arteria, la ex SS 98,
declassata a strada provinciale, con provvedimento quanto meno discutibile).
Questo grave problema spinse il sottoscritto a formulare una
interrogazione urgente al Sindaco e all’assessore alla Polizia Locale
Incantalupo che fu discussa in Consiglio comunale nella seduta del 30/11/2016.
Fu proprio durante la discussione che emerse nuovamente la necessità di
richiedere oltre ad una rapida esecuzione dei lavori sul ponte, anche quello di
deviare provvisoriamente a Corato il traffico pesante in direzione Bari,
indirizzandolo sulla S.S. 16 bis (proposta menzionata dal Consigliere Domenico
Damascelli).
Questa mattina, durante una ricognizione proprio lungo il tratto di
poligonale che va da Via Palombaio alla S.P. 119 Bitonto Palo, ho incontrato
una squadra di operai che stavano rimuovendo la segnaletica del senso unico e i
pannelli gialli relativi alla deviazione verso Bari.
La situazione, al momento, rimane comunque grave per effetto della
intransitabilità del ponte sul Tifris, poiché lungo il tracciato della SP 231
che lambisce la nostra città, ci sono decine di aziende artigianali e
industriali, depositi di imprese, officine per mezzi pesanti, autorimesse per
camion e pullman, piattaforme logistiche che risultano gravemente danneggiate
da questa situazione. Lo stesso traffico cittadino ha avuto un notevole
incremento del livello di congestione per effetto proprio di automezzi che per
raggiungere le suddette autorimesse, officine, ecc, sono costretti a percorrere
le strade urbane.
Gli stessi mezzi agricoli, soprattutto trattrici con rimorchio,
superano le 3,5 ton a pieno carico. E questo costituirà un problema serio
soprattutto durante i periodi di raccolta.
Occorre quindi sollecitare la rapida esecuzione dei lavori e se
necessario, l’accesso a risorse e procedure straordinarie per velocizzare
l’esecuzione di opere urgenti che sarebbe appropriato definire indifferibili.