La
storia è quella di un servizio utile per la città, richiesto dai
cittadini, effettivamente partito, ancora in corso, ma di cui
purtroppo non si conoscono bene le cifre, perchè chi doveva darle,
secondo Convenzione, non lo ha ancora fatto, e chissà quando lo
farà.
É la
(triste) vicenda della raccolta degli olii esausti sul territorio
bitontino – frazioni incluse -, di cui qualche settimana fa i
consiglieri del Partito socialista, Francesco Mundo e Francesco Gala,
hanno chiesto lumi all’amministrazione comunale
(http://bit.ly/2lFKWqD).
Ebbene,
questi lumi sono arrivati, ma in realtà non emanano affatto luce positiva.
Tutto
parte a fine 2014, il 9 dicembre, allorché da Palazzo Gentile arriva
la richiesta all’Azienda servizi vari di trovare una soluzione per lo
smaltimento corretto dei rifiuti come olii esausti domestici e
cartucce inchiostro esauste.
La
risposta dell’Asv è immediata, e arriva nove giorni dopo, il 18
dicembre. E non è positiva, perché dall’azienda fanno sapere che,
essendo il loro servizio principale (igiene urbana) già in proroga,
non era possibile assumere ulteriori impegni.
Tutto
finito, allora? Neanche per sogno, perché sempre l’Azienda servizi
vari, per soddisfare le richieste dei cittadini, non resta con le
mani in mano e si mette in moto per realizzare il cosiddetto
“interpello”, ossia chiede la disponibilità a tre aziende
per avviare, almeno per sei mesi, il servizio.
Una
ditta interpellata non risponde, le altre due sì. E siamo a
settembre 2015.
La
scelta ricade sulla “Soloil”
srl, che si trova nella zona industriale di Bari, che nel progetto
tecnico presentato propone “una
raccolta del tipo passiva attraverso il posizionamento di 25
contenitori stradali suddivisi per quartieri, con la capacità di 120
litri ciascuno con una copertura per modulo di circa 1.000/1.100
abitanti residenti”.
Fissati
anche gli obiettivi: “Bitonto– si legge negli atti – consuma
ogni anno oltre 282mila kg di olio vegetale esausto. Si vuole
riuscire a recuperarne il 50 per cento, cioè poco più di 140mila”.
Il
progetto tecnico prosegue: “Alla
fine del ciclo di raccolta, l’addetto provvederà alla compilazione
di un apposito questionario obbligatorio, e che sarà consegnato
all’Azienda servizi vari”.
A
marzo 2016 arriva la Convenzione, nella quale si stabilisce anche
che “la
Soloil riconoscerà alla società Asv (che
fa solo da tramite per il Comune, ndr) un
corrispettivo di 45 euro a tonnellata, che sarà liquidato a fine
periodo della convenzione a fronte di presentazione della regolare
fattura”.
E
si evidenzia anche che il servizio sarebbe durato sei mesi (c’è
anche la data di partenza, il 18 aprile), è assolutamente gratuito
per il Comune, e che “la
Soloil si impegna a comunicare all’Asv la quantità di olii raccolta
certificandola a fronte del rilascio di un formulario”.
La
raccolta ha inizio, dovrebbe finire a inizio settembre – Convenzione alla mano – ma prosegue.
A
novembre, poi, all’attenzione del sindaco Michele Abbaticchio e
dell’Azienda servizi vari arriva una missiva da parte proprio della
Soloil srl, che però – dato non da poco – si è trasformata in
“Soloil
Italia srl”,
in cui si chiede esplicitamente un incontro all’amministratore unico
Asv, Vincenzo Castellano, e al sindaco, per interrompere la rimozione
dei contenitori degli olii esausti.
La
lettera non è inutile, perché in effetti la volontà era quella di togliere i cassonetti, ma poi nulla è stato fatto.
Adesso
che succede, quindi? I raccoglitori sono sempre al loro posto, e il
servizio continua regolarmente.
“Il
problema, però, – sottolinea
ai nostri taccuini Vincenzo Castellano, amministratore unico
dell’Asv, è
che l’azienda in questione è venuta meno alla Convenzione, sia
perché ci ha presentato soltanto quattro formulari relativi al
periodo 28 aprile-24 maggio, e poi ha interrotto il flusso per motivi
a noi sconosciuti, sia perché ha cambiato proprietà senza
informarci”.
Tradotto: oggi non si conoscono i dati effettivi della raccolta perché chi
doveva dare i numeri non lo ha fatto.
“Stiamo
preparando – conclude Castellano – un bando ad evidenza pubblica per l’assegnazione e la prosecuzione
del servizio, così importante per i cittadini”.