Giro di vite del governo in materia di sicurezza
cittadina. È stato infatti approvato venerdì scorso in Consiglio dei Ministri
un decreto legge, voluto dal Ministro
dell’Interno Marco Minniti, che incrementa i poteri (in particolare, quelli di ordinanza) dei sindaci nella
gestione della sicurezza. Previste
sanzioni amministrative da 300 a 900 euro con l’allontanamento fino a 48 ore
per chi deturpa il decoro urbano o
impedisce il libero accesso alle infrastrutture pubbliche, o imbratta luoghi di rilevanza culturale.
Provvedimenti che colpiscono anche chi abusa di sostanze alcoliche o droghe, chi
esercita la prostituzione «in modo ostentato», facendo commercio abusivo o
accattonaggio molesto.
Ma le pene più severe contemplano un vero e proprio “Daspo urbano”, che colpisce i recidivi in atti di vandalismo. Chi rovina
zone di pregio della città non potrà più frequentarle per 12 mesi, periodo che può raggiungere un massimo di cinque anni per gli spacciatori che
svolgono le proprie attività in discoteche o locali di intrattenimento. Il
giudice invece sceglierà se disporre la ripuliturao il risarcimento per chi imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblico
o privato.
«Da oggi –
commenta il presidente dell’Anci(Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) Antonio Decaro – (i sindaci, ndr)
hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge.
Finalmente – prosegue il sindaco di Bari – non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con
le armi spuntate». E conclude: «Con i
nuovi e più incisivi poteri riconosciuti, su nostra sollecitazione, dal decreto
legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi
pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che
particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri».
Il decreto istituisce inoltre un nuovo organismo, il Comitato metropolitano, presieduto dal
prefetto e dal sindaco della Città Metropolitana, che si occuperà di monitorare
la situazione sicurezza nel territorio di riferimento.
«Finalmente un
potere in mano ai sindaci – commenta positivamente il primo cittadino Michele Abbaticchio – collegato ad una cabina metropolitana dove peraltro sono stato più
volte delegato dal sindaco Decaro per il territorio ex provinciale». E
conclude: «Aspetto le disposizioni
attuative con gli altri colleghi e partiremo con grande determinazione. Spero
di avere il tempo di dimostrare gli effetti».
Il Ministro dell’Interno ha infine puntualizzato come «non ci saranno sindaci-sceriffo» e che
il provvedimento suggella «un grande
patto strategico tra Stato e poteri locali».