Dall’Associazione Controvento-Area Popolare Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Un brivido studentesco ormai destinato a scomparire, quello delle adolescenze
segnate dal terrore di una bocciatura. Si parla infatti di una media del sei,
sommata al voto di condotta, sufficiente per essere ammessi alla tanto, ormai
non più, temuta Maturità.
«Un sei politico che dà il via libera al mondo universitario, insomma
si è passati da una bandiera nera ad una bianca, che lascia passare ogni
concorrente. Interi anni ad intimorire chi dello studio non ne voleva proprio
sapere, e ora un sei politico che dichiara sconfitta quella macchina da guerra
chiamata “scuola”. In definitiva una resa dei conti che manda l’istruzione
italiana al patibolo e mette a rischio l’intera nazione quando palazzi antisismici
di cartapesta ne saranno la conseguenza», ha spiegato la socia
controventiana Teresa Antuofermo.
«Da un ministro senza laurea non potevamo aspettarci che un 2018 dove
il lavoro di poltrona sarà il più aspirato, ma decisamente il meno proficuo per
il futuro e dove la scuola italiana sarà del tutto inutile: non insegnerà, non
avrà eccellenze e non darà lavoro. Il binomio scuola-lavoro deve proseguire di
pari passo, incanalando i giovani nel mondo del lavoro già dalla loro
formazione media superiore, piuttosto che far credere a tutti loro di poter
ambire ad una poltrona ministeriale senza possederne i giusti mezzi», conclude
il presidente di sezione Area Popolare-Controvento, Roberto Cardinale.