Dal consigliere comunale Franco Natilla (PD) riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Il palazzo cinquecentesco che ospita la Galleria Nazionale Devanna venduto
a privati? È inaudito. Perché il Comune di Bitonto, comproprietario
dell’immobile, non ha esercitato il diritto di prelazione? Sarebbero bastati
80mila euro. Si sarebbe potuto sottrarli ai 300mila euro che l’Amministrazione
Abbaticchio spende ogni anno per feste e festini, il cui ricordo svanisce la
mattina dopo come neve al sole.
Con appena 80 mila euro il nostro Sindaco avrebbe scongiurato il rischio
che la prestigiosa raccolta ospitata nel bell’edificio possa subire una
“profanazione”. Perché sarebbe un vero sacrilegio per l’arte, se la
Galleria dovesse dividere con esercizi commerciali inadatti la bella
loggia all’interno di palazzo Sylos Calò.
Sono indignato e condivido lo sdegno del prof. Girolamo Devanna,
appassionato collezionista d’arte che ha donato con la sorella Rosaria la
straordinaria collezione di ben 500 opere esposta nella nostra preziosa
Galleria bitontina. Si tratta tra l’altro di dipinti di Tiziano Vecellio, del
Veronese, di Delacroix, De Nittis e Netti. L’arte non può essere contaminata,
convivendo con gelati e abbigliamento, bottiglie di birra, carte unte,
panzerotti e tranci di calzone di cipolle.
Il sindaco avrebbe dovuto sottoporre l’ipotesi di acquisto a Giunta e
Consiglio Comunale. Avrebbe dovuto cogliere l’occasione, fare un semplice atto,
a un prezzo quasi irrisorio, per acquisire quella parte dell’edificio
rinascimentale e destinarlo nel suo complesso a sede della Galleria Nazionale,
patrimonio inestimabile della nostra Bitonto.
Ora invece c’è il rischio che l’inerzia sua e della Giunta comunale possa spingere a
trasferire altrove altre ingenti raccolte che la famiglia Devanna intendeva
donare.
È gravissimo che l’Amministrazione Abbaticchio abbia ignorato la lettera
inviata dal prof. Devanna. Non si riesce a sapere chi l’abbia ricevuta e che
fine abbia fatto.
È l’ennesima occasione perduta da Michele Abbaticchio di dimostrarsi un
primo cittadino all’altezza.
È il solito atteggiamento antidemocratico e antipopolare del Sindaco.
Si conferma un uomo solo al comando: la nostra Città non merita di essere
così platealmente trascurata!