Un messaggio di pace, fratellanza ed integrazione quello affrontato dai bambini cinquenni delle scuole dell’infanzia Papa Giovanni XXIII, Collodi, De Amicis, M .G. Murgolo, assieme agli alunni delle classi quinte della primaria del I Circolo “N. Fornelli”, nei giorni 15-16-19 e 20 dicembre.
I ragazzi, infatti, guidati dalle insegnanti coinvolte nel Progetto Continuità e sotto l’ala del dirigente Carmelo D’Aucelli, hanno realizzato varie rappresentazioni natalizie con attività di recitazione, musicali, ritmiche, per valorizzare il tema dell’accoglienza verso lo straniero.
In particolare è stato rappresentato, lungo tutti i corridoi dell’Istituto, un presepe vivente insolito che ha coniugato la grande difficoltà vissuta, ben duemila anni fa, da Maria e Giuseppe nel trovare accoglienza e disponibilità, con l’emigrazione del terzo millennio, che vede tanti profughi affrontare un viaggio, spesso pericoloso, attraverso il mare per sbarcare sulle nostre coste, per sfuggire alla fame e alla guerra. Gesù Bambino, nel presepe della scuola Fornelli, ha deciso di nascere su una zattera, circondato da tanti profughi.
Il messaggio era tutto lì, in quel grande cuore in cui spiccava la frase: “Amare è accogliere e comprendere l’altro”. I bambini lo sanno fare molto meglio di noi.
Il sindaco, Michele Abbaticchio, il parroco rettore della Basilica dei Santi Medici, don Vito Piccinonna, il vicesindaco, Rosa Calò, l’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini, presenti all’evento, hanno espresso apprezzamenti per la semplicità delle scene, realizzate anche con materiale riciclato, e per la grande valenza etico – sociale della tematica e del messaggio trasmesso sia per i bambini che per gli adulti.