È iniziata per gioco l’avventura che ha
spinto un gruppo di giovani allieve del centro di alta formazione “Opificio delle Arti, Danza e Musica” a
partecipare alla 7° edizione del Premio Internazionale di Danza “San Nicola”,
il concorso Internazionale di Danza che si è svolto presso lo Showville a Bari nei
giorni 10-11-12 dicembre 2016, sotto la direzione artistica di Simona De Tullio.
«Ho
sempre voluto partecipare a questo concorso e quest’anno non mi sono fatta
sfuggire questa occasione – ha dichiarato la direttrice artistica Grazia Putignani -. Ho iscritto le mie allieve, di età compresa
tra 8 e 9 anni, del dipartimento di danza professionale nella categoria “Juniores”
e la giovane ragazzina di 11 anni, Rosaria
Sterlacci, che studia con me dalla tenera età di 3 anni, nella categoria “Solisti
Allievi” e ci siamo esibite sulle note musicali di René Aubry e Johann
Sebastian Bach in due coreografie di danza contemporanea, curate da me e Myriam Carbonara. Inoltre, per
aggiungere un tocco in più all’esibizione, alle bambine della categoria
“Juniores” è stato praticato il body painting da Saverio Maggio».
Il concorso, a cui hanno partecipato 30
scuole di danza regionali per un totale di 270 performance, si è svolto in due
tranche. «Il giorno 11 abbiamo sostenuto
le prove eliminatorie in sede, e dopo ore di attesa c’è stata comunicata la
splendida notizia di aver passato le selezioni e di poter accedere alla finale.
Così il giorno seguente abbiamo ripetuto l’esibizione in presenza del pubblico
e ci siamo classificate fra i gruppi che hanno avuto accesso alla
finalissima e, inoltre, Rosaria Sterlacci si è aggiudicata il 2° posto nella
categoria “Solisti Allievi”», ha rivelato commossa.
Una grande opportunità sia per le piccole
danzatrici, che alla loro tenera età hanno potuto già godere della possibilità
di partecipare a una competizione così importante, sia per il centro di alta
formazione, che per la prima volta ha partecipato a una gara di questo livello.
«È
stato emozionante vedere l’impegno e l’adrenalina che le bambine hanno impiegato
nella preparazione e nell’esibizione; vederle scalpitare dietro le quinte
nell’attesa del loro turno, calcare un grande palcoscenico con spensieratezza e
allegria e ricevere applausi e complimenti da tutti, è stata per me la soddisfazione
più grande – ha
commentato -. Auguro alle mie allieve che
la scuola di danza sia per loro un luogo di opportunità e vorrei che capiscano
che esse, non sono dei frutti che si colgono semplicemente allungando le
braccia, ma sono le spighe di grano che si mietono dopo un lungo e faticoso
lavoro ed una paziente attesa, perché sono lavoro e pazienza a dar valore a
quella spiga. Non abbiate mai paura del fallimento e ricordate sempre che per
poter saltare più in alto, occorre prima scendere in basso con le ginocchia e
non smettete mai di credere nei vostri sogni, perché saranno loro a tenervi in
vita nel lungo percorso della danza» ha concluso emozionata.