Continua l’arrivo
di big della politica barese a Bitonto per sostenere la candidatura a sindaco
di Michele Abbaticchio nelle
prossime Amministrative del 2017. Dopo il vicepresidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante, giunto in città
venerdì scorso per ribadire il sostegno all’attuale primo cittadino, ieri è stato
il turno del consigliere regionale Alfonso
Pisicchio, che ha presentato un neonato movimento che entrerà a far parte
della coalizione pro Abbaticchio.
La nuova formazione
si chiama “Iniziativa Democratica per la
Puglia”, un movimento civico appena nato, che ha in Gaetano Gentile il coordinatore cittadino, e che annovera tra le
sue fila anche Vito Labianca,
attuale consigliere comunale di opposizione, eletto quattro anni con la lista “Alleanza
di Centro”, e che dunque ora passa in maggioranza. La forza civica, a livello
sovracomunale, si rimanda appunto a Pisicchio che, oltre a presentare le
finalità dello stesso, ha sottolineato i motivi dell’appoggio a Michele
Abbaticchio.
«Con
Vito Labianca da tempo lavoriamo ad un progetto civico per fare rete sui territori –
ha commentato Pisicchio –. Bitonto presenta una complessità
geografica e numerica ed ha un rapporto privilegiato con la città di Bari e con
tutta l’area vasta. Vogliamo essere una presenza civica sul territorio, una
presenza aperta alla città. Oggi i partiti hanno finito di svolgere quel
meccanismo di democrazia e partecipazione, sono le reti civiche che si aprono
al confronto con i cittadini sui temi. Questo è il nostro approccio al futuro
governo cittadino, vogliamo essere obiettivi e trasparenti, non vogliamo più
scelte nei palazzi, le decisioni devono essere partecipate e condivise con i
cittadini. A Bari ci reputano “rompenti” ma perché non siamo condizionabili,
portiamo la critica non strumentale o ricattatoria ma necessaria per avere un’apertura
mentale e per crescere e dare un contributo serio e concreto per lo sviluppo
del territorio».
“Iniziativa
Democratica” a Bitonto non presenta ad oggi ancora un direttivo: unica certezza
è il coordinatore cittadino, ma l’organigramma del movimento è ancora in fase
di studio e formazione.
«C’è
un gruppo politico storico che si sta affacciando a questo nuovo soggetto –
ha spiegato Vito Labianca –. Per far spazio alle esigenze e al
coinvolgimento della cittadinanza, è stato aperto il direttivo, è in corso l’organizzazione
e la strutturazione del movimento a livello locale per dare così una spinta in
più alla città per emergere in ambito di area vasta».
Chiusura con l’intervento
del sindaco Michele Abbaticchio.
«La
coalizione è caratterizzata quasi esclusivamente da forze civiche e tra queste ci
sono anche alcuni movimenti che hanno portato alla vittoria alla Regione Puglia
di Michele Emiliano. Questa cosa ci rassicura e fa piacere in termini di
dialogo regionale, e offre così al territorio di Bitonto la possibilità di
avere un canale diretto e consolidato col presidente Emiliano».
Una coalizione,
quella di Abbaticchio, caratterizzata dal cosiddetto “civismo”, dunque.
«Dall’esperienza
del laboratorio politico creato con la scorsa campagna elettorale –
ha analizzato il primo cittadino –,
abbiamo fatto tesoro di alcune cose, abbiamo avviato un modo diverso di vedere
la politica. Un esempio, il caso delle scuola “De Renzio”, trasferita in una
sede pubblica, in periferia, in via Berlinguer. Abbiamo avuto un coraggio
politico. Chiaramente ci sono cose che dipendono dalla disponibilità
finanziaria, e vanno oltre la volontà politica, come la fogna bianca, ma sulla
viabilità, sulla rivitalizzazione delle periferie e sul trasferimento lì di
alcuni servizi, conta chiaramente la volontà politica, sulle quali ci vuole un
coraggio strategico che può essere spinto solo da una forma di civismo».
In ultimo, il
sindaco sprona la sua coalizione in materia di programma elettorale.
«Oggi
la politica sta cambiando, è più vicina ai cittadini, anche per merito dei
social che danno voce in più a tutti, ma anche perché si sta perdendo l’approccio
cosiddetto tradizionale dei partiti – ha concluso –. La sfida è pensare all’interesse generale
della collettività, e chiedo alla mia coalizione di individuare nel programma
elettorale tre-quattro tematiche in cui il coraggio politico incida
pesantemente sul risultato finale, in modo tale da essere sicuri di mantenere
le promesse fatte ai cittadini. Un programma concreto, non una carta dei sogni,
ma che si basi sui finanziamenti presi o che sappiamo di poter prendere, o su
decisioni che dipendono da noi, dalla politica, e che siamo sicuri di poter
mantenere».