Dall’Associazione Controvento-Area Popolare Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Sono le libertà che si fondano sulla democrazia o è la democrazia che
si fonda sulle libertà”, con questo interrogativo, durante il convegno sul
prossimo Referendum Costituzionale, ha concluso il suo intervento il rettore dell’università LUM, Emanuele Degennaro.
Ed è stato proprio questo emblema
retorico, sabato 5 Novembre presso il rettorato dell’università LUM, l’incipit
per introdurre il dibattito sulla volontà e sulla libertà di ogni cittadino di
voler cambiare la propria Italia e le ragioni per cui segnare il SI piuttosto
che il NO.
“Questa non è una scelta politica, al contrario si tratta del nostro
futuro e di far respirare alla nostra terra un vento nuovo, fatto di
cambiamento, progresso, sviluppo e innovazione” ha spiegato il Sottosegretario
al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Massimo Cassano.
Il convegno intitolato “Referendum:
libertà di cambiare” ha visto come ospite d’eccellenza il Ministro
dell’Interno Angelino Alfano, il
quale ha spiegato, attentamente e sarcasticamente, come calibrare pregi e
difetti di questa riforma e far in modo che i pregi siano in netta maggioranza
per far sì che l’Italia possa competere con le altre potenze mondiali, che
sicuramente non hanno un sistema legislativo perfetto, ma possiedono la capacità
di decidere in fretta ed essere grandi concorrenti politici-economici su scala
mondiale.
Dopo un excursus storico, il
Ministro ha illustrato su quale parte della nostra costituzione si sta
adoperando la riforma, cioè dagli articoli 55 al 139, sottolineando che nessuno
dei principi fondamentali e nessuno dei diritti e doveri del cittadino vengono
violati. “Perché bisogna cambiarla, non è
bella? No, anzi è una bellissima macchina d’epoca, il cui motore però funziona
lentissimo e rende il nostro Paese meno competitivo. Necessita di un motore
nuovo perché il 2016 non è il 1946, quando i problemi con cui l’Italia si
misura oggi non esistevano, ed è a fronte di queste nuove difficoltà che si ha
bisogno di una democrazia che decida più velocemente. Se tutto ciò che prevede
la riforma è autentico e vero, allora perché ci sono tutte queste polemiche?
Perché i sostenitori del NO, da principio fautori della caduta del proponente
Renzi, hanno preso alla lettera le intenzioni del nostro premier di volersi
dimettere a riforma bocciata, senza pensare invece che il governo non cadrà e
che non c’è alternativa alla riforma perché i senatori non saranno lì pronti a
cancellare loro medesimi ancora decine e decine di volte. Infine, chi voterà
SI, ha preso consapevolezza di non voler lasciare la propria patria tra gli
ultimi posti, ma piuttosto rilanciarla verso il podio, cambiando innanzitutto
il motore della macchina e non il pilota”,così ha spiegato nel suo intervento l’onorevole Alfano.
Si è inoltre complimentato con la
platea e le autorità presenti per i grandi numeri registrati, circa 1500
partecipanti, e con tono sarcastico ha evidenziato il suo stupore dinanzi alla
forte affluenza registrata, “pur non
avendo la riforma nulla di sexy ed eccitante”.
Tra le presenze anche molti
bitontini, tra cui i vertici locali promotori dell’iniziativa quali Gaetano Brattoli, Damiano Somma, Roberto Cardinalee Marianna Legista e i soci
controventiani Teresa Antuofermo (che
ha sintetizzato il dibattito del convegno e ha permesso a posteriori la
pubblicazione nelle varie testate giornalistiche), Davide Brattoli, Marco
Santeramo.
“Soddisfatto del forte numero di presenti registrato, in tanti i
bitontini, e della considerevole e rilevante argomentazione sulle ragioni del
SI fornitaci dal Ministro Alfano, auspico che le ragioni del NO non siano
mirate al solo voler mandare a casa Renzi, bensì riflettere su tutte le giovani
vite morte per regalarci quelli che sono
i principi della nostra costituzione e proprio dalla loro inviolabilità ripartire, e fare in modo che, senza paura ma
con tanto coraggio, siano proprio i giovani di oggi i fautori del progresso,
dell’innovazione e dello sviluppo che il Referendum ci prospetta davanti”,ha aggiunto il presidente di Controvento Roberto
Cardinale.