Traffico stradale bloccato per circa due ore e pesanti offese urlate tra le parti in causa: doveva essere una manifestazione pacifica quella che si è tenuta ieri pomeriggio a Palomabio, ma non è stato possibile per i partecipanti mantenere la calma.
Troppo scottante il tema.
I cittadini sono scesi in strada per gridare un “No” perentorio a un nuovo Centro d’accoglienza per richiedenti asilo politico, creato con i fondi pubblici dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), da collocare in un ex mobilificio nella centralissima via Piave, a Palombaio. Sul posto sono intervenute le Forze di Polizia, che hanno subito provato a ripristinare l’ordine pubblico, e il consigliere Domenico Damascelli come rappresentante della Consiglio Comunale.
Sempre ieri, in mattinata, i membri del Comitato “Difendiamo Palombaio”, che si è costituito alcune settimane fa proprio per portare avanti questa battaglia, ha consegnato in Prefettura e al Comune di Bitonto una petizione con oltre 500 firme, in cui sono chiaramente specificate le ragioni dell’iniziativa.
Difatti, se è vero che non sono mancati spiacevoli commenti razzisti, almeno nelle intenzioni la protesta ha motivazioni ben più profonde. Il timore dei manifestanti è che un centro d’accoglienza possa appesantire il clima e creare ulteriori disagi, in una frazione che presenta già di per sé forti carenze. Per esempio, 53 minori accertati a rischio devianza e la mancanza di un presidio di sicurezza e di un servizio di assistenza sanitaria.
“Premettendo che i cittadini palmaristi sono sostenitori della cultura dell’accoglienza, non si può negare che Palambaio abbia già dato in passato il suo contributo in tal senso e che adesso avrebbe bisogno di altre tipologie di iniziative”, si legge nel testo della petizione.
La protesta continua anche oggi. Una delegazione di cittadini sarà ricevuta questa mattina dal sindaco Michele Abbaticchio, anche se -stando alle dichiarazioni di alcuni manifestanti- pare che ieri non siano arrivate adeguate rassicurazioni dalla Prefettura, che ha confermato l’operatività del centro. Versione, invece, smentita dalla Polizia, che nega la presenza di migranti all’interno della struttura.
Intanto, i membri del Comitato “Difendiamo Palombaio” gettano pesanti ombre sull’operato dell’Amministrazione Comunale e sullo svolgimento dei lavori di adeguamento dell’immobile “accogliente”: “E’ possibile che il Primo Cittadino non sapesse nulla di tutto ciò, come ci ha più volte dichiarato? E i lavori di adeguamento sono stati opportunamente certificati?”