Dapprima
c’è il colpo da biliardo di Pietro Zotti, che con una sassata da
fuori fulmina il portiere avversario.
Poi la zampata di Onny Turitto, che deve
solo appoggiare in fondo al sacco un bignè preparato dalla
pasticceria del numero 10 neroverde.
Dopo
il 2-0 al Bisceglie, la banda di mister Pasquale De Candia si ripete
anche sul per nulla facile campo in terra battuta di Avetrana,
centrando il quarto successo in Campionato (secondo consecutivo), e il secondo posto in classifica assieme al Cerignola, a
tre punti dalla battistrada Altamura.
Ma al
di là del punteggio, sono tante le note liete e intonate che
risuonano dalla piccola cittadina tarantina.
L’imbattibilità
del portierino Longo, arrivata ad oltre 460′. Una difesa, quella a
tre, che non mostra né crepe né cedimenti strutturali, sia in casa
che in trasferta. Una personalità e un controllo della partita dal
fischio d’inizio fino a quello di chiusura.
Un’attenzione
maniacale ai dettagli, dal più insignificante a quello più
importante. Un mercato estivo che dà i suoi frutti, perché dopo il
gol di Christian Albrizio di domenica scorsa, è arrivato anche quello di
Turitto, altro colpo pregiato della campagna acquisti imbastita da
quel masticatore di calcio che è Franco Sgrona.
Il
Bitonto, insomma, somiglia a un ingranaggio in cui tutti i pezzi
sanno cosa devono fare e lo fanno al meglio. E i cui tratti
distintivi sono cinismo, compattezza, equilibrio.
A
supervisionare il tutto c’è Pasquale De Candia, che giorno dopo
giorno dimostra di non essere uno sprovveduto.
La
partita. Squadra
che vince non si cambia, e il Bitonto si presenta con gli stessi 11
di domenica scorsa. Longo; Campanella, Cantatore, Elia; Turitto, De
Santis, Capriati, Bonasia; Zotti; Manzari, Albrizio.
I
leoncelli prendono subito il comando delle operazioni e si gioca
praticamente a una porta sola. Il problema, però, è che gli errori
in zona goal sono tanti.
Al
9′ Manzari spara addosso a Maggi, che si ripete altre due volte su
Albrizio e Bonasia. Lo stesso difensore, poi, è sfortunato qualche
minuto dopo quando la sua conclusione si spegne a lato di un capello.
Superfluo aggiungere che tutte le azioni bitontine partono dal piede
fatato di Pietro Zotti.
Si
va al cambio di campo con il punteggio a occhiali.
Che
cambia al minuto 12 della ripresa. Il Bitonto batte velocemente un
calcio piazzato con la sfera che arriva sui piedi di Zotti. L’ex
centrocampista del Grosseto non ci pensa due volte e fa partire una
sassata imprendibile per l’estremo difensore tarantino.
Secondo
acuto stagionale per il giocatore barese, che spegne nel migliore dei
modi le sue 36 candeline. E la torta si completa qualche minuto dopo,
con un assist da applausi per Turitto, che deve solo sforzarsi di
appoggiare la sfera in rete.
Il
blitz tarantino è servito, e il giallo fosforescente del Bitonto
risplende anche al “Valentino
Mazzola”
di Avetrana.
Ed
è un colore che irradia anche la classifica, non adatta a chi soffre
di vertigini.
Giovedì si torna in campo per la Coppa Italia. C’è il ritorno contro il
Bisceglie al “Città
degli Ulivi”,avanti 1-0 dopo i primi 90′.
La
rimonta non è roba da titani.
Le
curiosità. È
il 2-0 il risultato preferito dalla banda neroverde. Dei quattro
successi centrati finora, ben tre (Molfetta, Bisceglie, Avetrana)
sono arrivati con il più classico dei punteggi. E sempre tre dei
quattro acuti (Novoli, Molfetta, Avetrana) sono maturati tutti nei
secondi 45′, con una differenza di sei punti tra i risultati dei
primi tempi e quelli finali.