“La
città di Bitonto deve essere orgogliosa di tutte le opere che
realizza la Fondazione Santi Medici. Una vera e propria cittadella
della carità che deve essere considerata tra i tesori più preziosi
della città”.
Don
Vito Piccinonna, da poco più di un anno rettore della Basilica
intitolata ai Santi Anargiri Cosma e Damiano, è una persona che non
parla a caso. Misura sempre le parole, mai banali e sempre pensate e
pesate in ogni loro significato.
E
così è stata l’altra mattina, quando il direttore della Caritas
dell’arcidiocesi Bari-Bitonto ha spiegato come i preparativi per la
festa esterna 2016, il 16 ottobre, siano ormai in pieno movimento e
fermento.
Ricorrenza
particolare questa volta, che giunge al termine dell’anno giubilare
(cerimonia di chiusura locale il 12 novembre, e soltanto dopo si
potrà fare un bilancio della migliaia di pellegrini giunti), e
ancora di più, quindi “festa dell’accoglienza, della gratuità
e dal respiro universale”.
La
macchina preparatoria, in realtà, è già in moto da un paio di
settimane, con la novena andata in scena dal 17 al 25 settembre e la
festa interna celebrata il 26 settembre, ma si intensificherà negli
ultimi giorni.
Domani
alle 19, per esempio, c’è il Giubileo del mondo agricolo.
Mercoledì
12, sempre alle 19, è previsto un incontro dibattito sul Referendum
costituzionale.
Venerdì
14, dalle 21, c’è il concerto gratuito di Fabrizio Moro in piazza
XXVI maggio 1734.
Sabato
15, il dì della vigilia, oltre alle celebrazioni eucaristiche
previste per le 8.30, 10, 17, 18, 19, ci sarà l’annuncio della festa
per le vie della città e poi uno spettacolo di danza, musica e
testimonianze a cura del gruppo “Mamafrica”.
Chiuderà
il cerchio, sabato 22, il primo dopo la festa esterna,
il Pellegrinaggio
giubilare, con
la presenza di organizzazioni femminili cattoliche provenienti da
tutto il mondo.
Bitonto
città del sollievo? L’amministrazione
comunale ha deciso di avanzare richiesta ufficiale alla fondazione
nazionale “Gigi
Ghirotti” (esistente
dal 1975) per dotarsi del riconoscimento di “Città
del sollievo”,
e di partecipare a tutte le sue iniziative proprio come tale.
L’idea
nasce già un anno fa, allorché il 23 ottobre 2015 è stata proprio
la Fondazione a chiedere al Comune di presentare domanda vista
l’enorme presenza di strutture socio-sanitarie presenti in città.
Il
prestigioso riconoscimento, infatti, viene conferito a tutte quelle
realtà locali che
si siano distinte nell’impegno partecipativo, informativo e
formativo nella promozione della cultura del sollievo e che abbiano
sul territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al
ricovero, alla cura, all’accoglienza della persona sofferente. E a
Bitonto, attraverso proprio la fondazione “Opera Santi Medici
Cosma e Damiano – Bitonto – Onlus”, la fondazione “Villa
Giovanni XXIII” Onlus e l’Azienda servizi alla persona “Istituto
Maria Cristina di Savoia”, si è realizzato un progetto che va
nella direzione di una città del benessere solidale attraverso la
creazione, nella medesima area urbana, di alcune strutture
socio-sanitarie-assistenziali.