Il
5 ottobre del 2015 si spegneva Franco Amendolagine. Aveva 82 anni.
Profondissimo il vuoto che ha lasciato nei suoi cari e in tutti quelli che gli
sono stati amici. Enorme la perdita per la città, che in lui ha avuto una
figura di riferimento e un orgoglioso rappresentante della “bitontinità”.
Franco
è stato un uomo di bontà,
onestà e simpatia straordinarie, vicino alla gente, innamorato del proprio
lavoro. Geometra rigoroso e stimato, cominciò a dedicarsi al giornalismo sulle
orme del padre Antonio, primo corrispondente da Bitonto per la Gazzetta del
Mezzogiorno.
Innovatore
e creativo, Franco fondò nel 1982 il giornale “da Bitonto” che è stato il primo
giornale cittadino, al quale ha dedicato le sue energie per un quarto di
secolo. Un giornale libero, prima ribalta per tanti talenti locali e palestra
per molti giornalisti bitontini, testimone della storia contemporanea.
Domani
sera alle 19, nel primo anniversario della morte, don Gianni Giusto celebrerà una
santa Messa in suffragio di Franco Amendolagine, nella chiesa di Santa Caterina
d’Alessandria dov’è custodita l’effige di San Francesco di Paola di cui Franco
portava il nome e del quale era molto devoto.
Per
mantenerne vivo il ricordo e trasmettere ai giovani bitontini la sua
straordinaria eredità professionale e spirituale, la moglie Tiuccia e le figlie
Concita e Vittoria intendono promuovere un concorso tra studenti dell’ultimo
anno delle scuole secondarie di secondo grado di Bitonto, che prevede la
redazione di un articolo di giornale su un argomento di interesse cittadino. I
migliori articoli saranno premiati con borse di studio. Un’idea in via di
definizione, che sarà presto comunicata nei dettagli attraverso la stampa
locale.