Aveva, forse, bisogno di
mediatica visibilità nazionale il giggggino de magistris, per altri cinque anni
riportato sullo scranno più alto di ”Palazzo San Giacomo” in napoli, se, appena
un miserabile ladruncolo, colto in flagrante a “sciacallare” tra le rovine
della terremotata Amatrice e dintorni, ha confessato: ”Sì, song e papule”, grazie ai poteri, di cui è titolare, come
sindaco, in nome e per conto del comune di napoli, s’ è costituito parte civile
nel processo eventuale che sarà celebrato contro il meschino malfattore ?
Intanto, una Domanda MI Pongo che, anche, dovrebbero PorSi i miei 25 Lettori:
”Ma il gigggino ha dato un volto nuovo alla città che per 5 anni ha
amministrato”? Senza dubbio alcuno sarà egli stato di zelante onestà, come poco
o affatto sono stati i suoi predecessori, nel fare buon uso delle scarse
risorse di cui i primi cittadini, sia dei piccoli borghi che delle grandi
metropoli italiettini, hanno a disposizione. Comunque, l’Onestà, per colui o
per coloro che si “candidano” ad un’alta Carica Pubblica, dovrebbe Essere
Contestuale all’Onore e all’Onere di Essa; potrebbe donare il paradiso
cattolico a colui o a coloro che s’abbelliscono di siffatta Virtù, ma, da sola,
Essa non è in grado di cambiare volto, consuetudini, pratiche, usanze, usi; in
una parola, la sottocultura di una comunità. Non si premia chi per cinque anni
ha avuto amplissima discrezionalità di decisione (i sindaci, come i governatori
delle regioni, sono ”ope legis” i “podestà” delle città o delle regioni) e non
è stato in grado di operare l’annosa “weltanschauung”(visione del Mondo) dei
condòmini alle sue cure affidati, ché fossero e siano trasformati in Cittadini.
“Chi mo’ fa fa”o “chi ha avut avut, simm e napul paisà” sono, ancora, i dogmi
indiscutibili per il napoletano “d.o.c.”. E la rivoluzione culturale, che
durante la sua sindacalità, sarebbe, secondo l’autoapologia di gigggino,
magicamente, esplosa in napoli e nei
rapporti tra i suoi abitanti, chi l’ha vista, sperimentata, se non il gigggino
stesso ? Per essere coerente con il
Titolo della nuova Serie di Polemiche Riflessioni su ciò che il mio Sguardo
Curioso Cattura, non posso elencare quanto gigggino non è stato in grado di
cambiare nel vissuto dei napoletani e dintorni. Del resto i media,
quotidianamente, ci assillano e ci addolorano su quanto il capoluogo campano (ai
tempi di Lucrezio e di Virgilio e, poi, di Vico e, poi, di Puoti e Leopardi e,
poi, di De Sanctis e di Croce, fu uno
splendido Centro di alta Cultura e, si dica quel che si voglia, con i borboni,
perfino, Capitale non solo di un regno, ma, simbolicamente, Capitale Europea
nelle Scienze e nelle Umane Lettere) offre alla, pur disattenta, pubblica opinione
in quanto a corruzione (in questi giorni è stato arrestato, tra tanti
intoccabili, il presidente della provincia) e a efferata criminalità. Poco
sopra ho parlato, non a caso, di napoletani e dintorni: sì perché non potrò,
mai, perdonare ai campani tutti di aver contribuito, chi per incuria, chi per
egoistico profitto camorristico, a fare di un territorio, che la Natura aveva
Plasmato a mo’ di Paradiso in Terra, una cloaca prodiga di cancerogeni miasmi.
Per tale motivo è stato più forte di ME Dismettere qualsiasi rapporto amicale
con colleghi, nati cresciuti all’ombra del Vesuvio, “tamen” da noncuranza
infetti nei riguardi della loro zolla natia. Per ritornare a gigggino, per
quanto ne sappia, non ho notizia alcuna di sindaci napoletani che, per
restringere i tempi dal sacco di napoli degli anni cinquanta del secolo scorso,
Denunciato da Francesco Rosi nello Straordinario Film “Mani sulla Città”, fino
ai nostri giorni, abbiano portato in giudizio il comune di napoli, come attore
di parte civile, contro pubblici amministratori, parlamentari, ministri
inciancicati con la camorra, contro la raffinata crudeltà dei mandanti e degli
esecutori di delitti di delinquenzialità organizzata. Mentre, appena, gigggino
ha avuto a che fare con un ladro di polli sciacallo, manco a dirlo, esecrato da
tutta la stampa italiettina, su suggerimento della falsa indignazione nordista
e leghista, ha chiamato i legali a carico del comune partenopeo e, “a tromba”,
ha informato gli stivatati che l’ ”onore” di napoli e dei napoletani è stato infangato
da un indigeno, magari, dei quartieri spagnoli e, pertanto, su di lui cadrà
l’inesorabile pollice verso degli adoratori di san gennaro. Evidentemente,
giggino, per non aver, giammai, pensato che la corruzione sia endemica nella politica,
nei rapporti sociali, economici in
napoli; che la camorra e i camorristi fossero e siano motivo di assoluto
discredito del suo “municipio”, avrà ritenuto e ritiene che essi abbiano fatto,
facciano da irrevocabile, ineludibile, presentabile stigma di napoli, come G.
Vico e la sua “Scienza Nuova” o come B. Croce e la sua “Estetica”!
Non passa giorno in cui non veniamo
informati di una esecuzione di AfroAmericani
da parte della polizia dei democraticissimi “states”, senza processo,
ma, esclusivamente, in base alle impressioni che i carnefici in divisa hanno
sulla, da essi presunta, pericolosità dell’arma, di cui la vittima sarebbe
stato, sarebbe in possesso. Nei democraticissimi “states”, davanti ai cui alti
papaveri, dal tanto osannato de gasperi fino al putto gigliato, noi italiettini
siamo contenti di fare da zerbini, le condanne a morte vengono comminate,
specie, agli AfroAmericani Ultimi dopo formalissimi processi farsa, ed
eseguite, dopo anni di umana (ché la ferocia, legale pubblica, o individuale,
degli uomini non ha limiti) di detenzione nelle carceri più disoneste del
pianeta. Oppure, comminate, ovviamente, specie, agli AfroAmericani Ultimi a
causa di una ostentata reazione istintiva da parte di criminali in divisa in
seguito ad una non, sempre, effettuale minaccia da parte di un capro espiatorio
di turno (non scordiamocelo:Afroamericano Ultimo) delle patologiche
frustrazioni dello statunitense medio, irrimediabili, immedicabili, mortali, se
in divisa. Se fra qualche mese gli “states” si onoreranno di avere quale
“miasmitante” presidente un cantaro di merda, quale trump, avremo, se pure ce
ne fosse, ce ne sia bisogno, la prova inconfutabile delle qualità
sottoculturali, sortite da stati psicologici disturbati, di cui è dotata la più
parte degli “animali“ medi statunitensi, pronepotissimi di delinquenti europei,
cacciati o per sfuggire alla “dura manus” della giurisdizione criminale dei
loro paesi e, da avventurieri avidi, avari, approdati nella parte
settentrionale di un continente, scoperto da cristoforo colombo, un servo delle
monarchie iberiche, a cui, però, amerigo vespucci diede il nome. Che mai costui
e il suo sodale l’avessero fatto! La Storia planetaria di ieri e la cronaca di
oggi sarebbe stata, sarebbe più (DIS)umana! Ebbene, nella tarda serata di ieri,
16 settembre 2016, Tyree king, un ragazzino di 13 anni, Afroamericano, è stato
ucciso dalla polizia in ohio. Gli agenti sono intervenuti sulla scena di quella
che all’inizio sembrava essere una rapina a mano armata. La vittima, Tyree King
aveva con sé una pistola ad aria compressa, che “sembrava vera”, secondo le
dichiarazioni, a sua discolpa, del poliziotto (che nel 2012 aveva già ucciso un
uomo),“in servizio”, “ragazzinicida”. La tragedia è avventuta ”per la nostra
ossessione per le armi e la violenza”, ha Proclamato il Sindaco di columbus, il
Democratico Andrei Ginther e la famiglia del tredicenne piange “il bambino
molto amato, che giocava a footbal e a hockey”, ma tace, ché, presumibilmente,
inesistente nel fantolo, sulla sua Diligenza nello Studio. Quante volte, nel
Commentare i delitti degli scherani in divisa, perpetrati in tutto il mondo,
specie, nei riguardi di giovani sprovveduti, culturalmente, e, pertanto,
improvvidi, come i nostri federico aldovrandi e stefano cucchi, ho Richiamato,
Ribadito le inequivocabili responsabilità delle famiglie nel non aver saputo
prevedere che la pedagogia del permissivismo, da esse, acriticamente, adottata
e praticata, ché così facevan, fan tutte, avrebbe potuto consegnare i loro
figli nelle mani assassine dei non, sempre, servitori dello stato, tali detti
dai coristi del ”politicamente corretto”.! Quindi, come mai, per quali motivi,
da quali famigliari autorizzato, Tyree king, a tarda sera, fuori di casa,
accompagnato da chi sul teatro, che fa rabbrividire, pensando a un bambino, di
una rapina, sia pure solo paventata ? Benedetti gli anni in cui i genitori con
le palle intimavano agli imberbi: ”dopo carosello a letto, anche, perché domani
è giorno di scuola”! Invece,”temporibus nostris”, ragazzini che, rischiano, prematuramente,
di alcolizzarsi, in quanto “incipiano” a bere “di tutto” a 11 anni e da quella
età, non poco in su, vagano di notte come i cani randagi, ho altra volta
lamentato. Poi, per le ragazzine gli inevitabili stupri e per gli adolescenti
di ambedue i generi la morte per le più varie, esiziali alee. Ai loro genitori,
più che il pianto, non resterebbe altro che dimettersi
dall’esercizio della “patria potestà” e consegnarsi alla magistratura per il
reato di “omissione di atti autorevoli inerenti ai loro doveri genitoriali”. E
obama, che tante Speranze aveva inscritto nell’Animo di Milioni di Ultimi
statunitensi, cosa fa, cosa ha, mai, fatto nell’apprendere dell’Olocausto
quotidiano di AfroAmicani ? Si prosciutta gli occhi e le orecchie per non
vedere e non sentire e, da buon familista, si dà al ballo con la moglie e al
giocherellare con le figlie ? Invece di prendere, coraggiosamente, posizione
contro questi crimini, che se fossero stati, se fossero commessi dalle vittime
dei suoi sbirri, l’iniezione letale non sarebbe stata, non sarebbe loro, affatto,
risparmiata. Che IO Sappia, molti presidenti si sono avvicendati nella “stanza
ovale” della “casa bianca”, ma, mai, così tanti delitti da parte di sceriffi e
mezzi sceriffi, durante i loro mandati, i predecessori di obama hanno dovuto
mettere in conto. Non basta essere neri per essere migliori dei busch, padre e,
soprattutto, figlio; bisogna Essere, Interiormente, Mentalmente, Culturalmente,
Diversi da loro: la pelle diversa è, facilmente, integrabile, assimilabile al
potere, non le Idee. Non basta aver avuto antenati maltrattati, umiliati,
sfruttati (la ricchezza, la potenza finanziaria e militare degli “states”
galleggia sul sangue degli Avi di obama), ché i loro nepoti e pronepoti, se non
avranno Elaborato la Necessità, considerate le tribolazioni dei loro Antichi,
non della riproposizione, “sic et simpliciter”, della società dei carnefici dei
loro maggiori, sia pure guidata da essi, discendenti delle vittime; da essi, ex
appartenenti alla razza schiava, inevitabilmente, faranno comunella con la
razza, da sempre, padrona. Incerto, indeciso, ambiguo, ondeggiante in politica
estera (il medioriente, e non solo, è un cumulo di macerie che fanno da
sepolcro a migliaia e migliaia di morti) e all’interno, obama non è riuscito,
indubitabilmente, a realizzare quelle parti del programma, annunciate,
enfaticamente, nella sua campagna elettorale, che lo avrebbe, certamente,
stigmatizzato, come un Presidente Nuovo: la sanità, un diritto per tutti;
l’abolizione del 5° emendamento della costituzione americana, che si sarebbe
concretizzato nel divieto della vendita,
a pioggia, indiscriminata, senza controlli, delle armi ai privati. E che dire
della sua posizione, pedissequamente, simile a quella dei suoi predecessori,
non importa se repubblicani o democratici, nel far prevalere, al di là di ogni
Etica Valutazione, Ponderazione, gli interessi di strategia militare degli
“states” in turchia, nei confronti del dittatore turco, erdogan, al quale egli
promette: ”Chi ha ordito il golpe contro di lui, pagherà” ? Addirittura, obama
apre all’estradizione del predicatore islamico, fethullah gaulen, che erdogan
ritiene la mente ispiratrice del fallito golpe contro di lui, in esilio negli
“states” dal 1999. E, intanto, erdogan, forte della implicita non belligeranza
di obama nei suoi confronti, ha dato ordine, secondo l’Associazione Turca per i
Diritti Umani, di ripristinare la pratica della tortura nelle carceri turche in
seguito al fallito golpe, di cui testé ho detto. E dai media cartacei, catodici
e cibernetici apprendo che Seyfettin Yigit di 47 anni, l’ex Procuratore che
aveva indagato sulla maxi – corruzione in cui erano e sono coinvolti, anche,
alcuni membri della famiglia di erdogan, è stato trovato impiccato nei bagni
della prigione di bursa. Ma al deludente obama non fischiano le orecchie, come,
secondo Chomsky, giammai, fischiarono le orecchie a tutti coloro che lo precedettero, quali
inquilini della “casa bianca” di pelle bianca, fin quando i dittatorelli, da
loro allevati e cibati, pur commettendo abusi e soprusi sulle loro popolazioni,
non misero in discussione gli interessi delle caste finanziarie, che ai
presidenti degli “states” dettavano le linee guida della politica americana.
Penso, in questo momento, alla fine dello scià di persia che tentò di spillare qualche dollaro in più alle
“sette sorelle” petrolifere, per la vendita ad esse del petrolio a prezzo
politico stracciato, in cambio dell’appoggio militare degli ”states” al suo
regime corrotto e forcaiolo.
“Uccidere in nome di Dio è
satanico”. Così, il solito bergoglio nel ricordare padre jacques hamel,
sgozzato da un giovane seguace dell’”isis” in una chiesa vicino ruen in
francia. Appena sopra, Citando bergoglio, per poco, non l’ho Apostrofato: ”il
solito smemorato”, non solo del vangelo di giovanni (8,7), ma, anche, della
storica efferatezza dei suoi predecessori, che si dichiaravano vicari di cristo
e, “contra”, nei loro comportamenti, tutti, crudelmente, delittuosi e
peccaminosi, secondo i 10 comandamenti e la dottrina morale, da essi stessi
imbandita, furono vicari di satana. Non voglio, assolutamente,
giustificare i crimini di indiscutibile
nefandezza perpetrati da qualche tempo dai mandanti e dagli esecutori del
cosiddetto “califfato islamico”, ma Ritengo, a Ragione, che i meno autorizzati
dai millenni di sangue, fatto versare dal fondamentalismo cattolico, ispirato
dalla gerarchia, allignata in vaticano, siano proprio i papi, mai, ubbidienti
al dettato del crocifisso: ”Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”.
Bergoglio sarà, pure, senza peccato (anche se qualcuno storce il naso sui suoi
discutibili rapporti con i militari argentini, rei di aver fatto massacrare innumeri
loro oppositori. Comunque, bergoglio dall’aura di terrore, instaurata dalla
dittatura militare, a differenza di altri consacrati, anche, del suo ordine
ecclesiale, uscì indenne, fisicamente, e, vorrei dire, politicamente, ché la
scalata sua al pontificato non subì pause e ostacoli), ma le crociate, le
interminabili guerre di religione, lo sterminio dei catari e degli albigesi, i
roghi dell’ inquisizione ? E mi fermo ai delitti di più appariscente memoria,
ché tante altre sanguinarie ignominie degli alti papaveri, residenti nelle apostoliche sedi,
sparse in tutto il Mondo, potrebbero
offendersi con ME, per non averle nominate. I sentimenti degli uomini di chiesa
cattolica, di piccola, media, massima importanza, lungo i millenni e nella
vastità dello spazio planetario; il loro spirito; i loro talenti; i loro flussi
furono, sono, sempre, mescolati a scorrere nello stesso senso, cioè, verso
l’infido mare del potere e del denaro: il primo non ha bisogno di aggettivazioni;
il secondo, latinamente, “non olet”.