Dal dirigente scolastico dell’Istituto “Vitale Giordano”, Arcangelo Fornelli, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Sono qui a scrivere l’ennesima lettera all’ente Città metropolitana di
Bari (ma anche alla ex provincia di Bari ho scritto molte lettere
sempre senza risposta) perché dopo dieci anni che sono a dirigere
l’Istituto Tecnico Commerciale di Bitonto (a proposito anche noi
abbiamo cambiato il nome in Istituto Tecnico Economico) sono in un
certo senso stanco e amareggiato. Faccio presente che la scuola è
situata alla periferia di Bitonto e funziona da più di 25 anni a da dieci
sotto i miei occhi.
Per quanto io ricordi tutti i lavori di manutenzione (piccola per lo più
dato che quelli grandi non si possono fare) sono sempre stati
effettuati non con lo scopo di “superare l’emergenza”. Naturalmente
questo ha fatto in modo che i lavori attuati fossero sempre non
adeguati e “superficiali”.
Ma ormai sono abituato a questi tipi di
interventi.
La cosa strana è che quando ci viene fatto qualche
intervento sembra che sia accaduto chissà cosa!
Tuttavia la scuola si degrada sempre di più; dal punto di vista igienico e strutturale è
sempre più brutta e meno sicura per gli alunni e se non fosse stato
grazie a loro e alle loro famiglie molti ambienti della scuola sarebbero
oggi inagibili (vedi impianto elettrico dell’auditorium).
Per non parlare
di estintori e impianti antincendio; dopo sette mesi dalla scadenza
finalmente agli inizi di settembre sono stati ricaricati gli estintori; al
contrario tutto l’apparato antincendio è in tilt da non so quanto
tempo e malgrado avvisi e lettere nulla è accaduto e accade.
Per non
dire poi se esiste una certificazione antincendio che continuamente
dal Miur ci viene richiesta nei vari monitoraggi, ma a cui sempre si
risponde che non è noto a nessuno né mai nessuno ci ha dato
risposta.
Vogliamo parlare del verde?
Quest’anno dopo vari anni, per la prima
volta abbiamo superato l’estate e l’erba secca è ancora lì che vuole
essere tolta e le aiuole pulite. C’è stato un intervento di due giorni in
cui si è fatto “finta”, a mio avviso, ma anche ad avviso di qualche
tecnico agronomo presente nella scuola, di intervenire sugli alberi di
pino su cui io non ho memoria di intervento (e sono 10 anni) mentre il
resto del verde e le aiuole sono rimaste tali e quali ovvero senza
alcuna cura.
Il risultato è che prima si allagava tutto lo spiazzo
antistante la scuola e l’acqua rimaneva per giorni e giorni ora impiega
“solo” un paio di giorni ad andare via perché un intervento “in
emergenza” è stato fatto ma il problema non è stato risolto.
Se non si
interviene seriamente le cose saranno tali e quali tra qualche mese.
Per non parlare del dissesto dell’asfalto antistante la scuola sul quale
siamo intervenuti, per quello che potevamo, per evitare che le
numerose carrozzelle che frequentano la nostra scuola potessero
capovolgersi durante l’arrivo a scuola. Anche per quanto riguarda le
facciate esterne della scuola e il muretto di accompagnamento dello
scivolo dei disabili c’è bisogno di intervento ed invece il tutto
deperisce sempre di più giorno per giorno.
Vogliamo passare all’interno? Il nostro presidente del consiglio dice
che le scuole devono essere belle, attraenti e sicure! Io vorrei invitarlo
a venire a vedere la nostra scuola, che non è una scuola di quelle
fatiscenti, per cui è meglio demolirla, ma ha parecchi problemi che, se
non risolti, la faranno diventare brutta, fatiscente.
Cominciamo con la
pioggia nell’androne centrale; per ora piove da due parti se nulla si fa
arriveremo a stare a scuola con gli ombrelli.
Vogliamo parlare della
pitturazione degli ambienti?
Sull’80 per cento della scuola non si
interviene da 10 anni!!
Vogliamo parlare dell’impianto di
riscaldamento?
Spesso in tilt e non funzionante?
Quante volte negli
ultimi anni, ed accadrà anche quest’anno, si è verificato che
l’impianto non sarà funzionante la mattina? Tantissime volte!
Con
3
grave danno per il diritto allo studio degli alunni. Un impianto ancora
a gasolio! A quando la sua trasformazione a gas?
Passo alla palestra. Le infiltrazioni di acqua sono tali che comincia a
distruggersi il linoleum. Per ora un piccolo pezzo di 3-4 m2 , ma visto
che l’acqua si accumula sempre di più la situazione è destinata solo a
peggiorare.
Vogliamo parlare delle finestre e degli infissi che ormai sono tali per
cui non c’è alcuna garanzia sulla loro tenuta.
Moltissimi,
praticamente per tutte le finestre, sono i punti in cui l’aria entra nelle
aule e nella scuola.
Che dire? Se qualcuno ha a cuore la scuola pubblica e, in particolare
il nostro Istituto, che comunque ha al suo interno circa 900 alunni, si
faccia sentire.
Spero che qualcuno di buona volontà si faccia avanti!!
Come comunità scolastica non abbiamo bisogno di altre parole o
promesse! Aspettiamo fatti. Siamo veramente stanchi!